Quello che stanotte è accaduto presso la sede della CGIL di Avellino va condannato senza remore e frenato sul nascere – così Amerigo Ferrara esponente dei Giovani Democratici della Città di Avellino rispetto ai volantini intimidatori che stamani tappezzavano la sede del Sindacato – anche perché questi gesti di istigazione all’omofobia di stampo neofascista stanno divenendo purtroppo una stucchevole prassi e sempre puntualmente in corrispondenza di appuntamenti che sono sotto i riflettori dei media, come la Candelora di Montevergine. Certamente ci sarà qualcuno che in queste ore si starà divertendo rispetto alla rivendicazione del gesto, il pericolo reale è nel messaggio che questi gruppi tentano di lanciare alle nuove generazioni, messaggio di odio ingiustificato nei confronti di chi loro ritengono “diverso”. In una piccola realtà quale quella di Avellino ma più in generale nel nostro sistema Democratico, – continua Ferrara – nasce la normale esigenza di chiedersi a questo punto chi è veramente “diverso”, chi tenta di far sentire i propri diritti con tutte le proprie forze o chi tenta di intimidire con atti del genere per il gusto di far sentire la propria esistenza!?! Questo ennesimo atto di grave offesa alla dignità dell’uomo – conclude Ferrara – non può che responsabilizzarci maggiormente e rendere la nostra azione politica concreta e sinergica con il centro sinistra della nostra provincia. I GD della Provincia di Avellino – sostiene il Vice Segretario dei Giovani Democratici, Marcello Rocco – esprimono piena solidarietà alla CGIL e all’Associazione I-Ken. Questo atto vile ed ingiustificato ricade proprio all’indomani dell’iniziativa di respiro provinciale “Continuiamo a Resistere”, volta proprio a tessere una rete concreta rispetto all’isolamento di atteggiamenti di stampo xenofobo e razzista da parte di gruppi neofascisti e di destra. La partecipazione all’iniziativa delle principali forze politico/sociali del centro sinistra irpino, ha infatti fatto emergere un clima di assoluta collaborazione ed una linea quanto mai coesa che ci spingerà a continuare a lavorare in tal senso. Porteremo avanti la battaglia al fianco dall’A.N.P.I. per chiedere l’applicazione della Legge Scelba del 1952 e della Legge Mancino del 1993, che sanciscono il reato di apologia di fascismo. Chiederemo che tutte le organizzazioni neofasciste che agiscono impunemente nel nostro Paese e nelle nostre città vengano immediatamente disciolte, i capi processati ed i patrimoni immobiliari e finanziari restituiti allo Stato italiano. Infine – conclude Rocco – invito il Partito Democratico Irpino a non parlare solo unicamente a se stesso, ma ad occuparsi dei lavoratori in difficoltà, della difesa dei diritti civili, e dei principi sanciti dalla Costituzione per non creare “vuoti sociali” nei quali questi movimenti possono andare ad inserirsi.