Nel primo mese del 2011 sono state chieste e autorizzate 60,3 milioni di ore di cassa integrazione. Il dato di gennaio segna un calo significativo, sia a livello congiunturale (-30,3% rispetto a dicembre 2010, quando sono state chieste 86,5 milioni di ore di cig), sia a livello tendenziale (-25,5% rispetto a gennaio 2010, quando vennero autorizzate 80,9 milioni di ore di cig). Si tratta di un dato di forte evidenza che conferma clamorosamente una tendenza alla diminuzione della richiesta di cig in atto dal mese di giugno 2010. Si tratta di una flessione generalizzata per tutti e tre gli istituti: -14,6% di richieste di cassa integrazione ordinaria (cigo) rispetto a dicembre; -44.9% per la cassa integrazione straordinaria (cigs); -16,8% per la cassa integrazione in deroga (cigd). La flessione è generalizzata anche rispetto al mese di gennaio 2010: 18,3 milioni di ore di cigo il mese scorso, contro 35,8 milioni di ore nel gennaio 2010; 23,8 milioni di ore di cigs, contro 26,2 milioni nel gennaio dello scorso anno; 18,1 milioni di ore di cigd, contro i 18,8 milioni del gennaio 2010. “E’ un segnale importante che viene dalle imprese italiane – commenta il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua – una indicazione forte, che conferma quella che da ormai sei mesi ci viene dal mercato: le aziende chiedono sempre meno cassa integrazione nel suo complesso. Da tre mesi anche le richieste della cassa integrazione in deroga mostrano una decisa flessione. Da due anni guardiamo ai numeri della crisi, attraverso le richieste di cassa integrazione, oggi con lo stesso realismo dobbiamo registrare un’inversione di tendenza non episodica, continua e sempre più rilevante, che non può non farci ben sperare per il futuro produttivo del Paese”. Per i settori produttivi il calo più significativo riguarda l’industria e artigianato (-31,6% rispetto a dicembre 2010) e il commercio (-36%). L’industria segnala anche il crollo delle richieste di cigs (-44,2%) e deroga (-10%). A livello territoriale la diminuzione di richieste di cig è quasi equamente distribuita, con la punta per le regioni del Centro del Paese che hanno registrato una flessione nelle richieste dell’ordine del 45,6%. A fronte di questa robusta frenata nelle richieste di cig, si conferma anche la flessione delle domande di disoccupazione e mobilità. I dati in questo caso sono relativi al mese di dicembre 2010, e mostrano 99.500 domande di disoccupazione, contro le quasi 100mila del dicembre 2009 (-0,23%); le domande di mobilità sono state sempre a dicembre quasi 7mila, contro le 8.800 dello stesso mese del 2009 (-20,7%). Su base annua le domande di disoccupazione del 2010 sono diminuite di quasi quattro punti percentuali (-3,75%).