“Il federalismo rappresenta una sfida soprattutto per il Mezzogiorno, che la Lega vuole far sprofondare sempre di più nel Mediterraneo”. Lo ha detto Enzo De Luca, intervenendo nell’assemblea nazionale del Partito democratico, in corso a Roma. Il senatore irpino, che ha partecipato alla commissione “Mezzogiorno e federalismo”, si è rivolto soprattutto a quanti, in particolare giovani, intendono impegnarsi in politica per candidarsi a diventare la nuova classe dirigente.
“La riforma che il Governo intende varare a tutti i costi, nonostante il progetto così come impostato presenta tanti limiti – ha aggiunto De Luca – segnerà una svolta storica nel nostro Paese. Il federalismo interroga soprattutto la politica, segnatamente quella del Sud, sui ritardi da recuperare, sulle lacune da colmare per scongiurare il rischio che l’Italia diventi un Paese a due velocità. Ne va prima di tutto del nostro sistema democratico. In questa opera di tutela delle Istituzioni, a cominciare dagli Enti locali, il Partito democratico può svolgere una funzione fondamentale che deve rivendicare con forza, levando alta la propria voce nel silenzio assordante del centrodestra, che non sta certo operando a vantaggio del Mezzogiorno.
Credo che mai come in questo momento, chi vuole impegnarsi per valorizzare e partecipare la politica, che niente ha a che spartire con il gossip malsano che ha arroventato il clima di queste ultime settimane, abbia molto spazio per farlo. A partire dai territori, ai quali un impegno sano, costruttivo e verace va necessariamente ancorato. Parlare di territori e di Sud significa parlare anche di criminalità organizzata. La lotta alle mafie deve diventare il fronte prioritario dell’azione di chi vuole far politica in Campania, in Calabria, in Puglia, in Sicilia. Certo, le mafie operano anche al Nord e sarebbe ora che la questione, e l’ intera questione Mezzogiorno, venissero affrontate in ottica nazionale, sganciate da inutili e dannosi localismi, ma nelle regioni del Sud c’è un’emergenza criminale acutissima, che getta ombre inquietanti sul futuro del Paese.
Le mafie sono sempre più ricche, sempre più infiltrate nei palazzi del potere, sempre più pericolosamente vicine alla politica. Gestiscono con una organizzazione, ahinoi completa in tutte le fasi, il ciclo dei rifiuti e sono sempre più arrembanti sul piano dei servizi. Temo che tra gli effetti di questo federalismo, che rischia di impoverire ancora di più i Comuni, al Sud possa registrarsi un’ulteriore avanzata della criminalità organizzata. Noi dobbiamo opporci – ha concluso De Luca – non possiamo permettere che le mafie rubino il futuro ai nostri giovani, al nostro Paese”.