Iannaccone: “Festa unità d’Italia, no a giorno di vacanza”

“Ci risulta difficile celebrare l’Unità d’Italia quando il Sud è ancora sostanzialmente separato dal resto del Paese. Se poi queste celebrazioni devono costare alle imprese ben 4 miliardi di euro allora è davvero il caso di rivedere la decisione di considerare il 17 marzo una festa nazionale tenendo a casa i lavoratori.” Lo afferma Arturo Iannaccone, leader di Noi Sud che aggiunge: “Saremo ben disposti a celebrare l’Unità del Paese quando questa non sarà solo una realtà formale e l’economia meridionale sarà allo stesso livello di quella settentrionale. Il Governo, dunque, passi dalle parole ai fatti e proceda spedito verso l’attuazione del Piano per il Sud.” “Intanto, data la grave crisi economica nella quale ancora versa il Paese, sarebbe il caso di rivedere la decisione di concedere ai lavoratori italiani un giorno festivo che – conclude Iannaccone – rischia di costare alle imprese ben 4 miliardi di euro.”

SPOT