Denunciato per evasione dai domiciliari: torna in carcere

SOLOFRA – Lo scorso 17 gennaio, da un controllo ad una persona sottoposta agli arresti domiciliari, i carabinieri della Stazione di Solofra avevano finito per eseguire una vera ispezione ad un’azienda conciaria, con tanto di sequestro dell’impianto di inchiodatura e rifilatura pelli e la denuncia in stato di libertà dell’amministratore unico della società. Il tutto nacque da un normalissimo controllo ad un detenuto domiciliare, che s’identificava nel titolare del consorzio degli inchiodatori di Solofra, arrestato proprio da quei carabinieri per essere il mandante del rogo alla conceria Manu. I carabinieri, come di consueto, andarono a controllare che quello stesse rispettando gli arresti domiciliari, ma poterono riscontrare che l’uomo, anziché essere all’interno della propria abitazione, si trovava nel vano garage ove aveva allestito una vera e propria attività di inchiodatura e rifilatura di pelli, della quale risultava l’amministratore unico.
Di là del successivo controllo all’azienda conciaria, che finì con il sequestro della stessa per violazioni alle normative su ambiente, sicurezza sui luoghi di lavoro e impiego di manodopera irregolare, i carabinieri scoprirono che l’arrestato domiciliare, allo scopo di eludere i controlli, aveva installato una serie di telecamere dalle quali poteva rilevare la presenza dei carabinieri e farsi così trovare tranquillamente in casa.
Sulla base di quella denuncia per evasione, nella giornata di oggi i militari della Stazione di Solofra hanno nuovamente tratto in arresto l’uomo, sulla base di apposita ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Corte di Appello di Napoli, che lo ha giudicato non meritevole di usufruire del beneficio degli arresti domiciliari. Al termine delle operazioni d’arresto, gli stessi carabinieri hanno provveduto ad accompagnare l’uomo al carcere di Bellizzi Irpino.

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