Gerardo Marano è il nuovo commissario regionale per l’Unaat

Gerardo Marano, dottore in scienze agrarie è stato nominato commissario regionale per l’Unione Nazionale Ambiente e Agriturismo (Unaat) per la Campania. L’incarico è stato firmato dal presidente nazionale Carlo Dettori, che ha scelto il professionista di Monteforte Irpino, per serietà e competenza, oltrechè già referente zonale di Mario Serpillo presidente dell’Unione Coltivatori Italiani (Uci).
Per Marano, ora il compito di organizzare la struttura regionale in modo da poter celebrare in futuro il congresso degli aderenti. L’Unaat si prefigge, senza scopo di lucro, di promuovere ed attivare per conto proprio e nell’interesse dei propri associati la realizzazione di interventi strutturali finalizzati allo sviluppo delle attività integrative del reddito agricolo e rurale, con particolar riferimento all’agriturismo, e la relativa qualificazione degli investimenti;  la promozione dell’immagine dei territori con maggiore vocazione per l’agriturismo e per lo svolgimento di altre attività integrative del reddito, la promozione e la realizzazione di iniziative, studi, seminari e indagini di mercato finalizzati allo sviluppo dell’agriturismo, del turismo rurale, del turismo verde, del turismo sociale e naturalistico, nonché alla tutela delle tradizioni e delle produzioni tipiche agricole ed artigianali.
Di fondamentale importanza anche l’incremento del turismo sociale, giovanile, studentesco e naturalistico; la cooperazione tra gli associati per l’utilizzazione integrata dei prodotti e dei servizi delle singole aziende agricole e agrituristiche; la promozione e la valorizzazione delle tradizioni culturali e folkloristiche più legate al mondo contadino e la loro diffusione anche a mezzo di manifestazioni locali, interregionali, nazionali ed europee.
Un incarico di prestigio che soprattutto per le aree interne della Campania è di fondamentale importanza vista la presenza considerevole di agriturismi e attività affini all’Unaat. Uno “sportello” in più per dare slancio e competitività al reparto campano.

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