Comunità montane, Idv: impensabile mantenerle senza fondi

AVELLINO – “Una situazione gravissima sta interessando le Comunità Montane in Campania a seguito della legge finanziaria dello Stato che ha sostanzialmente azzerato i fondi erariali previsti a favore di questi Enti. La sospensione da parte della giunta regionale della Campania delle attività del piano di forestazione e bonifica montana a causa dei tagli al bilancio sono inspiegabili con il mantenimento in vita di tali apparati”. E’ quanto afferma in una nota il coordinamento provinciale di Italia dei Valori di Avellino. “Non si va, infatti, a ridurre né il numero delle comunità montane in Campania e di conseguenza in Irpinia né tanto meno si procede al graduale trasferimento delle mansioni alle province o ai comuni. Si confermano, in pratica, organici, competenze e consigli di amministrazione senza però stanziare fondi. In questa crisi un aspetto singolare è rappresentato dal continuo tentativo di ribaltoni nei consigli di amministrazione delle comunità montane nostrane, Irno-Solofrana,Vallo di Lauro-Baianese,Terminio-Cervialto, Partenio, Valle Ufita e Alta Irpinia.
Se la G. R. della Campania, nell’ultima nota dell’11 giugno 2010, ha sospeso sino all’adozione di altri provvedimenti le attività del piano di forestazione e bonifica montana e non si riescono a reperire i fondi per gli stipendi dei dipendenti della Terminio-Cervialto che dal mese di agosto non percepiscono lo stipendio perché c’è la corsa al posto nei consigli di amministrazione ? I presidenti ed i membri dei consigli di amministrazione stanno anch’essi svolgendo un incarico a titolo gratuito o per loro i pagamenti sono regolari ? Ancora una volta ci troviamo di fronte ad uno dei tanti misteri della politica. L’Italia dei Valori di Avellino si auspica che vengano trovate soluzioni per risolvere la grave emergenza del piano di forestazione per il rischio di incendi boschivi imminenti con l’approssimarsi dell’estate ma soprattutto che venga garantito il pagamento di quanto dovuto ai lavoratori.
C’è bisogno d’interventi urgenti e risolutivi in merito, e ciò anche allo scopo di tutelare i livelli occupazionali posti seriamente a rischio per l’ormai impossibilità di provvedere al pagamento degli emolumenti mensili del personale tecnico-amministrativo di ruolo ed ex legge n. 285. Non meno grave, peraltro, appare la situazione dei numerosi operai idraulico-forestali sempre a causa delle incertezze relative allo stanziamento di idonee risorse finanziarie a livello regionale. I tagli alla spesa pubblica vanno operati in altra direzione, individuando gli sprechi effettivi e gli squilibri reali senza con ciò sguarnire ulteriormente il già debole tessuto delle autonomie locali, che rimangono il riferimento immediato e diretto per tutti i cittadini. Urge, pertanto, una discussione immediata dei disegni di legge di riordino delle competenze e delle funzioni delle Autonomie Locali per affrontare la grave situazione degli Enti Montani in Campania”.

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