Tunnel, Rossano: “Sarebbe ora che intervenisse Corte dei conti”

“Emergono in questi giorni veri e propri ‘disastri amministrativi’ nella realizzazione delle opere pubbliche ad Avellino. Il Tunnel – o meglio il buco realizzato – è ormai bloccato da tempo a causa del mancato finanziamento di una variante tecnica e di un enorme contenzioso sollevato dalla ditta esecutrice; sembra infatti ci siano riserve contabili per circa sei milioni di euro”. Lo dice in una nota l’architetto Claudio Rossano. “Per il mancato completamento dell’opera – continua – in questi giorni il Sindaco Galasso ed il Presidente del Consiglio Comunale Gengaro lanciano gravi accuse sulla giunta regionale Caldoro, che viene addirittura tacciata dal Gengaro di essere formata da “dilettanti allo sbaraglio”. Se “dilettanti allo sbaraglio” vi sono, essi dovrebbero in verità essere individuati in altra “democratica” sede comunale. Come tecnico mi chiedo infatti come sia stato possibile che un progetto esecutivo, che doveva essere necessariamente completo di tutti gli studi preliminari per la completa fattibilità dell’opera, abbia potuto incontrare tanti “misteriosi intralci” che ne hanno compromesso la realizzazione e fatto lievitare a dismisura i costi di esecuzione. Infatti, nel sistema delineato dalla legge “Merloni”, il progetto esecutivo deve determinare, in ogni dettaglio, i lavori da realizzare in guisa che ogni suo elemento sia identificabile in forma, tipologia, qualità, dimensione e prezzo. Evidentemente gli studi e le indagini preliminari non erano state effettuate a dovere. Di chi le responsabilità se non dell’amministrazione comunale e dei suoi tecnici? Occorre però sottolineare alcuni punti della vicenda, anche perché credo che ormai debba esserci un intervento della Corte dei Conti e della stessa Comunità Europea erogatrice dei fondi. E forse anche della stessa Procura di Avellino! Il progetto I052 “Sottopasso per la viabilità di accesso ai parcheggi del Mercatone e di Piazza Libertà (dell’importo di euro 13.267.093.)” non raggiunge alcuna delle finalità per cui era stato predisposto, in quanto non consente l’accesso ai suddetti parcheggi, oggi inesistenti. Forse proprio per questo l’attuale assessore al traffico Petitto pochi giorni fa, in una sua intervista, ha pensato bene di “riesumare” il progetto del parcheggio interrato multipiano in Piazza Libertà che doveva essere realizzato con un “project financing” risalente addirittura alla Giunta dell’ex Sindaco di Nunno “. Perché per tanti anni nulla si è fatto relativamente al“project financing” che si era aggiudicato la “Napoletana Parcheggi”? In una nota del 3.10.2003 l’Amministrazione Comunale chiedeva alla Napoletana Parcheggi di modificare la progettazione dichiarata di pubblico interesse con la delibera di G.C. n. 984 del 29.11.2001. Da tale delibera sono trascorsi circa 10 anni. Con successiva delibera di G.C. n. 881 del 30.10.2003 si approvava la proposta modificata dalla soc. Napoletana Parcheggi. In seguito il Comune ha adottato la Delibera di G.C. n. 414 del 02.07.08, con la quale, “sulla base di nuove soluzioni tecniche adottate nella realizzazione del sottopasso di accesso al costruendo Parcheggio decideva che “la realizzazione del parcheggio avverrà solo su 2 livelli interrati”. E’ del tutto evidente che i ritardi dell’Amministrazione nell’attuare quel “project financing” hanno determinato e continuano a determinare un grave danno all’impresa che, dopo essersi aggiudicato il project financing, non viene posta dall’amministrazione nelle condizioni di poterlo realizzare. Viene poi da chiedersi se la realizzazione su “ solo due livelli interrati “ non costituisca una indebita variazione da quanto originariamente chiesto dall’amministrazione, turbando nei fatti quella originaria gara oggetto del project financing. Sepolto nei cassetti dell’Amministrazione Comunale dovrebbe poi giacere un altro “project financing” : quello per la realizzazione di parcheggi interrati nel piazzale antistante il Tribunale. Neanche di tale opera si sa più nulla. La comunità avellinese pagherà un prezzo altissimo per questo confuso modo di operare; forse nessuno si rende conto che la Comunità Europea potrebbe addirittura revocare i fondi concessi per il Tunnel in quanto non sono stati rispettati i tempi per la realizzazione delle opere e per la loro rendicontazione. Dovrebbero poi spiegare il Sindaco Galasso ed i suoi collaboratori come sia possibile pensare che un’opera pubblica come il Tunnel possa attingere finanziamenti da due “Misure” europee diverse. La Regione Campania fa quindi bene ad avere tante perplessità sull’allegro sperpero di risorse comunitarie, su cui scarsa è stata l’attenzione del precedente governatore Bassolino”.

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