Frate racconta le sacre scritture attraverso musica e danza

Arriva il Vangelo al ritmo di danza con le parole della Sacre Scritture al posto di quelle delle canzoni originali. Accade a Torchiara, piccolo centro dell’entroterra cilentano, dove da dieci giorni nella chiesa di Sant’Antonio si balla e si canta al ritmo della musica latino-americana per conoscere la parola di Dio. Il tutto per iniziativa di un frate francescano. Un evento che si ripete dal 9 febbraio scorso, in coincidenza con l’arrivo di una missione di francescani e suore, una trentina in tutto, provenienti da ogni parte della Campania, ospitati fino a domani dai residenti della zona. Una missione prevista da tempo, e alla quale hanno dato la propria adesione sette parrocchie del Cilento, da Torchiara a Copersito Cilento, da Eredita a Prignano Cilento, da Ogliastro Cilento a Lustra passando per Rutino. Un’iniziativa che prevede l’incontro dei francescani con le autorita’ religiose e laiche del territorio per diffondere ”il Verbo” e che, all’improvviso, si e’ movimentata grazie alla danza. Si’, perche’ da dieci giorni, la chiesa della frazione di Sant’Antuono, a Torchiara, e’ diventata il luogo preferito da giovani e meno giovani, accomunati dalla voglia di ballare. A dirigere le danze e’ il francescano fra Pietro Isacco, 34enne di Piedimonte Matese (Caserta), attualmente residente nel Centro vocazionale giovanile di Serino che dall’altare guida i parrocchiani cilentani con ritmi scatenati e testi riveduti e corretti. ”La musica e’ lo strumento ideale per trasmettere ai giovani la parola di Dio – spiega fra Pietro, francescano da 13 anni, e prima ancora ballerino provetto -. Cosi’, ho pensato di modificare il repertorio musicale italiano e straniero sostituendo alle parole dei testi originali quelle del Vangelo e delle Sacre Scritture”. E non e’ un caso se gli incontri organizzati da fra Pietro siano dal 9 febbraio scorso i piu’ gettonati. Insieme col frate, che ”mena” le danze e canta, infatti, lo accompagnano anche altri francescani, anch’essi innamorati del ballo. ”E’ un modo nuovo e originale di trasmettere il Verbo di Dio – conclude il frate, che tornera’ a Serino domani, in coincidenza con la fine della missione – La Chiesa deve guardare avanti, non puo’ fermarsi a guardare il passato”.

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