Energie rinnovabili, Cgil: inaccettabile tetto posto dal Governo

La Cgil e la Filctem-Cgil esprimono la propria preoccupazione per quanto previsto dal Governo nel decreto di recepimento della Direttiva europea 2009/28/CE che stabilisce perentoriamente un tetto allo sviluppo delle energie rinnovabili. “Sarebbe molto grave – sostengono – se il decreto legislativo del Governo mettesse in discussione il ruolo e lo sviluppo delle energie rinnovabili, visti i benefici e le previste positive ricadute per le filiere industriali con la creazione di decine di migliaia di nuovi posti di lavoro qualificati”. “Se è ragionevole prevedere – proseguono Cgil e Filctem-Cgil – la progressiva riduzione degli incentivi legata alla crescita dell’innovazione tecnologica e fino al raggiungimento della grid parity, è sbagliato sospendere gli incentivi, addirittura in modo retroattivo per l’eolico, nel caso di raggiungimento anticipato dell’obiettivo previsto dal Piano di azione nazionale al 2020 che prevede per il solare fotovoltaico 8.000 Mw di potenza installata”. La Cgil e la Filctem-Cgil invitano il Governo a tener conto delle osservazioni più volte espresse dalle imprese che operano nel settore, dalle associazioni ambientaliste e dal movimento sindacale e chiede al Governo la modifica del decreto e la contestuale l’apertura di un tavolo di confronto con tutti i soggetti impegnati nello sviluppo delle energie rinnovabili nel nostro paese.

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