Dentisti con lauree polacche senza valore, indagini in Irpinia

Veri dentisti in Polonia, ma falsi in Italia, dove invece volevano esercitare la professione truffando il Ministero della Salute e facendosi riconoscere, anche con il supporto di intermediari, titoli di laurea in odontoiatria e medicina senza valore accademico conseguiti presso istituti esteri, in particolare appunto in Polonia. I carabinieri del Reparto analisi dei Nas stanno indagando su 27 italiani, la maggior parte con precedenti specifici di abusivismo odontoiatrico, tutti ritenuti responsabili di falso e tentata truffa. L’accusa è aver cercato di indurre in errore il Ministero della Salute sulla legittimità del titolo accademico ottenuto all’estero (26 diplomi da istituti polacchi ed uno ecuadoregno). Il fenomeno, spiegano i Nas, è diventato sempre più frequente negli ultimi anni: si tratta dell’acquisizione di lauree sanitarie false in Paesi esteri, ottenute senza la necessaria frequenza di corsi e specializzazioni obbligatorie. L’ottenimento di diplomi illegali serve al successivo uso in Italia da parte di odontotecnici, in realtà abilitati a svolgere esclusivamente attività di costruzioni protesiche, o da persone completamente prive di titoli che poi si improvvisano odontoiatri per operare in strutture e studi dentistici riconosciuti. In questo caso alcuni titoli di laurea rilasciati dalle università polacche erano già stati più volte oggetto di attenzioni specifiche da parte del Ministero della Salute proprio per le modalità di conseguimento. I carabinieri hanno poi scoperto che alcuni degli indagati avevano anche tentato di ottenere il preventivo riconoscimento del titolo polacco in Romania, cercando di facilitare l’autorizzazione in Italia. La conclusione dell’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma ha portato stamattina anche all’esecuzione di 27 perquisizioni presso abitazioni private, ambulatori e studi dentistici nelle provincie di Milano, Pavia, Verona, Vicenza, Bologna, Forlì-Cesena, Ravenna, Piacenza, Parma, Prato, Roma, Pescara, Caserta, Napoli, Avellino e Salerno. Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati 6 studi dentistici in cui operavano abusivamente alcuni degli indagati, numerosi certificati di diploma falsi e documentazione utile alle indagini.

SPOT