Referendum, Idv chiama a raccolta i giovani

Di seguito l’appelo pubblico lanciato da Giovanni De Donato, segretario Giovani Idv della provincia di Avellino:
“Cari giovani irpini,
il momento storico che attraversa il nostro Paese è particolarmente complicato e per certi versi indecifrabile. La scomparsa dei valori, delle ideologie, dell’etica nella politica e nella pubblica amministrazione lasciano sempre di più lo spazio all’improvvisazione, all’incapacità, ai fenomeni di corruzione che ledono irrimediabilmente la nostra immagine e il tessuto socio economico di una nazione importante come l’Italia. In questo contesto, complicato dalla crisi economica dell’occidente e dall’esplosione di nuovi conflitti nel mediterraneo, siamo obbligati a subire l’immobilismo di governo che non decide, che individua come massima priorità del paese la riforma costituzionale della giustizia, problema incombente del premier e dei suoi amici. Un governo dell’approssimazione che non riesce a gestire il problema dei rifiuti, della cultura, degli operai che perdono quotidianamente la loro unica fonte di reddito, degli immigrati di Lampedusa, ma che nonostante tutto vuole imporre scelte epocali che riguardano il nostro futuro come l’energia nucleare e la privatizzazione dell’acqua. Rimbombano ancora nella nostra mente i proclami di chi annunciava fino a qualche giorno fa che l’energia nucleare era indispensabile per il nostro Paese, sicura, economicamente vantaggiosa e che avrebbe dato lavoro a migliaia di persone. Un vero affare insomma. Alcuni emeriti professori addirittura hanno affermato che tranquillamente avrebbero pernottato accanto alle scorie nucleari. Poi però, una tragedia di dimensioni catastrofiche come quella di Fukushima in Giappone, avvenuta per un imprevedibile evento della natura, produce improvvisamente un cambio d’opinione tra i fautori di questa “energia sicura”. Le regioni che fino a poco tempo fa davano la loro disponibilità all’installazione di nuove centrali, oggi si dichiarano energeticamente autonome, e ritengono che la strada da seguire sia quella delle energie rinnovabili. È evidente che ci troviamo dinanzi a persone prive di progettualità, che cercano di gestire in qualche modo gli umori della gente più che governare. Con la stessa logica perversa, “i nostri rappresentanti”, cercano di convincerci che privatizzare l’acqua sia l’unica soluzione possibile alla cattiva gestione della rete idrica. Ma come si può privatizzare un bene essenziale per il genere umano? Introdurre la logica del profitto anche sull’acqua? A questo punto privatizziamo anche l’aria che respiriamo così sarà sicuramente più pura. Questa incapacità di risolvere i problemi, questa mancanza di progettualità, l’assenza di sensibilità verso temi decisivi per il futuro dell’umanità ci spinge ad un impegno civile che va oltre le ideologie politiche e che deve vederci tutti uniti per affermare le nostre ragioni, le ragioni di una nuova generazione stanca di delegare e che vuole appropriarsi sempre di più del suo presente e del suo futuro. Noi giovani dell’Italia dei Valori, da sempre sensibili a queste tematiche abbiamo lavorato affinché gli italiani avessero la possibilità di esprimere liberamente la loro opinione attraverso lo strumento referendario. Ora però abbiamo il dovere di informare correttamente i cittadini, abbagliati dalle sirene di un potere mediatico imponente e spregiudicato. Inizia Domenica, da Frigento, la nostra campagna referendaria in provincia di Avellino, per poi proseguire nelle piazze dei nostri piccoli comuni. Il 12 e il 13 Giugno, ognuno di noi avrà la possibilità di esprimersi sul nucleare, sulla privatizzazione dell’acqua, e sul legittimo impedimento. Quattro SI per abrogare, eliminare, leggi vergogna che ci proiettano verso il passato. Quattro SI per dare una speranza di futuro all’umanità”.

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