Vullo sbaglia tutto, Acoglanis “cambiato” il migliore

Giornata negativa per i biancoverdi. Si salva solo Acoglanis, ma Vullo incredibilmente lo toglie proprio quando l’argentino aveva preso in mano le redini del centrocampo. Così negli ultimi venti minuti l’Avellino non riesce a costruire neanche una chance per pareggiare e recuperare l’iniziale vantaggio si Gaglione che segna anche grazie alla complicità della retroguardia irpina, davvero in bambola. Pesanti anche gli errori dei finalizzatori che esaltano i riflessi di Scerbo ed il cuore di un Catanzaro da applausi.

MARRUOCCO 5 – Non è sembrato immune da responsabilità in occasione del gol. Poi, in un paio di occasioni viene graziato dai giovani giallorossi.
MEOLA 5 – Gaglione si dimostra un furetto imprendibile per l’esterno irpino in giornata negativa.
PULEO 5 – Troppa superficialità, da capitano dà un cattivo esempio alla squadra.
RINALDI 5 – Prima provoca Santaguida, poi riceve il fallo. Non sempre convince.
BRUNO 5,5 – Resta in campo un tempo e rispetto alle precedenti prestazioni sembra in perenne difficoltà. (Dal 1’ st MAISTO 5 – Non si trova a proprio agio in un centrocampo a tre. Poi, esce Acoglanis ma pecca in fase di costruzione).
MILLESI 5,5 – Coglie un palo e spesso è troppo frettoloso nelle proiezioni offensive.
ACOGLANIS 6 – E’ l’unico che cerca di mettere ordine. E’ vittima di un cambio discutibile. (Dal 16’ st COMINI 5 – Non riesce a sfondare sulle corsie laterali anche perché è mal servito).
D’ANGELO 5,5 – E’ al rientro dopo un periodo di inattività e dimostra di essere arrugginito per tutta la partita. Nessun spunto degno di nota in una vera e propria disfatta.
PELUSO 5 – Spreca un’occasione d’oro per mettersi in mostra. Si fa vedere solo su palla inattiva, ma è tutto inutile. (Dal 32’ st VICENTIN sv).
DE ANGELIS 4,5 – Gravi i suoi errori sottoporta. Sbaglia almeno due gol.
SCANDURRA 5,5 – Tra i più attivi e propositivi, ma trova in Scerbo un ostacolo insormontabile.
L’allenatore VULLO 4 – Semplicemente non convincono le scelte iniziali e quelle a partita in corso. Teme il Catanzaro e poi manda in campo calciatori a corto di condizione come D’Angelo e Peluso. Cambia modulo, ma si vede che è un’improvvisazione dettata dalla disperazione. Dovrebbe fare delle scelte nette e precise, invece, pasticcia.

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