Manifestazione per la pace, SeL: appello della Valentino

Sulla manifestazione per la pace di domani, ecco l’appello di Maria Grazia Valentino – Assemblea Nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà:
“Il pensiero unico aveva predetto la fine della storia. Invece la storia, in queste settimane, ha ripreso drammaticamente la sua inarrestabile corsa. E questo mappamondo, letteralmente stravolto dai mutamenti geopolitici che investono il Mediterraneo e dall’apocalisse nipponica, ci fa interrogare profondamente. Le vicende giapponesi ripropongono l’inaffidabilità del nucleare e, più in generale, la necessità di riconvertire l’intero paradigma economico a criteri di sostenibilità. Ma sopratutto i sommovimenti che scuotono il vicino nord Africa ci impongono riflessioni su noi stessi, sul nostro futuro. Innanzitutto sulla guerra, una scelta mai obbligata a dispetto di certe opinioni interessate. C’è, e ci deve essere, uno sterminato spazio diplomatico e politico tra il baciamano a Gheddafi e le bombe sulla Libia, basta solo volerlo. Anche perché la vicenda afgana è lì a ricordarci che la democrazia non nasce dalla canna del fucile. Poi sull’accoglienza dei migranti, che i nostri governanti non possono ridurre alla paradossale scelta tra la lussuosa pornografia di Arcore, riservata a poche ragazze, e l’inferno delle squallide tendopoli a cui sono destinati tutti gli altri. Queste vicende, inoltre, ci chiedono di ripensare l’Europa, che non può essere fortezza ma ponte nel Mediterraneo. Per il vecchio continente, e sopratutto per l’Italia e il Mezzogiorno che potrebbero così finalmente uscire da una condizione periferica, il Mediterraneo può essere una straordinaria risorsa, se si sceglie la cooperazione alla competizione, se solo si percorre la strada della libertà e della pace. Per questo la manifestazione pacifista di sabato 2 aprile è un mattone fondamentale nella costruzione dell’alternativa. Prima la Fiom e le donne, poi i ricercatori e gli studenti, ora si mobilitano i giovani precari e il popolo della pace. C’è un autentico risveglio civile e sociale nel nostro Paese. Evidentemente, il vento della libertà sta soffiando anche sulla sponda nord del Mediterraneo”.

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