Contino e Dionisio alla Lucchese: nulla di vero

Contino e Dionisio interessati alla Lucchese? L’indiscrezione messa in giro da qualche organo di informazione irpino non trova conferma negli ambienti societari del club toscano. Carruezzo, il quale sarebbe stato l’anello di congiunzione per una ipotetica trattativa, ha dichiarato: “Il presidente dell’Avellino? Non mi ricordo nemmeno come si chiama”.
Questo il titolo che la “Gazzetta Lucchese” riserva all’articolo in cui si legge: “Toni Carruezzo si è guadagnato, nel corso del tempo, una credibilità, pressoché assoluta, ed è rimasto nel cuore dei tifosi rossoneri. Proprio per questo, prima di farsi avanti per acquistare la Lucchese per conto di terzi, ci penserebbe non un anno, ma una vita. Così la notizia che un esponente dell’Avellino sarebbe in attesa di un suo cenno di riscontro per incontrare Valentini, lo ha lasciato alquanto sorpreso: “Io il presidente dell’Avellino nemmeno lo conosco – spiega Carruezzo – Non mi ricordo neanche come si chiama. Sono stato avvicinato da quello che, credo, sia uno dei suoi uomini, il quale mi ha detto di muovermi per far sapere al presidente dell’Avellino qual è la situazione della Lucchese, ma io non ho ancora fatto nulla anche perché, prima, voglio conoscere chi è questo esponente dell’Avellino. A Lucca conoscono la mia faccia e io non la metto in discussione certo per chi nemmeno so chi sia. Inoltre, la Lucchese ha un costo elevato e non è semplice trovare un imprenditore disposto a spendere milioni di euro per acquistarla. Niente, quindi, all’orizzonte anche se ricevo, sovente, telefonate di gente che mi invita a fare chissà quali passi in direzione dell’attuale società rossonera, ma si tratta di gente che sogna chissà quale mia capacità di persuasione e non è così”.
Se ne va, così, un altro, ipotetico pretendente (ora nemmeno ipotetico!) per lasciare spazio ad un Giovanni Valentini che, tra un’amarezza e l’altra, trova anche il tempo di fare una battuta: “Il presidente dell’Avellino vuole la Lucchese? Non ne sapevo nulla, però se ha i soldi per comprarla, che venga avanti e sarà bene accolto”.
Ancora più drastico il contenuto del servizio pubblicato oggi nell’edizione di Lucca del “Tirreno” in cui si legge: “Si rincorrono voci di interessamenti alla Lucchese in vendita. Ma nessuna offerta concreta è pervenuta all’azionista di maggioranza rossonero, Giovanni Valentini, per rilevare le quote della Valore (80% del capitale sociale). “I nomi circolati sono privi di ogni fondamento. Non li ho mai sentiti. La realtà è che ad oggi, purtroppo, non c’è stato nessun passo avanti” afferma Valentini, che dopo avere annunciato il suo disimpegno economico a giugno ora medita di mettere in liquidazione l’ultracentenario sodalizio rossonero. Intanto, nel marasma generale, è spuntato il nome dell’indimenticato Eupremio “Toni” Carruezzo, secondo bomber di tutti i tempi (dopo Paci) e bandiera della Lucchese. “Vivo a Lucca, amo questa città e sono moralmente rimasto attaccato alla maglia rossonera. Se c’è da dare una mano sono disposto a trovare una soluzione societaria per salvare la gloriosa Lucchese. Sono realmente interessato, ma per fare da intermediario di qualcuno voglio garanzie precise. Sono stato avvicinato da Nicola Dionisio, ex diesse dell’Avellino, che ha saputo delle vicende della società rossonera. A livello personale ho alcuni contatti, tra cui il proprietario di un club che quest’anno ha partecipato alla Champions League e che vorrebbe investire in Italia”.
In questo clima di grande confusione e incertezza c’è la tifoseria della Lucchese più appassionata e fedele. Che al di là delle voci auspica l’arrivo di un gruppo forte in grado di acquistare l’80% delle quote della Valore e garantire un futuro stabile e sereno alla Lucchese. Più scettica sull’ipotesi di nuovi soci pronti ad affiancare Valentini e Giuliani, dal momento che l’imprenditoria locale, storicamente disinteressata, non sembra volere investire nel progetto-Lucchese”.

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