Vinitaly 2011, numerose autorità allo stand Vigna Avellino

Giornalisti, comunicatori, operatori, autorità e rappresentanti istituzionali in visita allo stand Vigna Avellino della Camera di Commercio di Avellino. La giornata di oggi (venerdì 8 aprile) si è aperta con il primo laboratorio-degustazione in programma, “La Coda di Volpe irpina – Tra favola e realtà”, con la degustazione di sei tra Irpinia Doc e Campania igt Coda di Volpe prodotte in provincia di Avellino, tutte vinificate esclusivamente in acciaio. Interessante il dibattito tra giornalisti e produttori presenti, che ha confermato come ormai ci si trovi sempre più di fronte al terzo fratello bianco della viticoltura irpina.
Alle ore 13 si è svolto il primo appuntamento con “Irpinia a Tavola”, la sezione di Irpinia Excellent! dedicata all’incontro tra i vini e la gastronomia della provincia di Avellino, con un menu con rape e patate con cotechino e pizza ionna, bocconi di Vitellino da latte con carciofi e pastiera.
In mattinata si è svolta anche la visita di Michele Rosato, Questore di Verona, originario di Avellino, che ha voluto visitare l’area eventi e gli stand che ospitano le aziende della provincia di Avellino nell’ambito della collettiva della Camera di Commercio.
Dopo il primo appuntamento con “Irpinia a tavola”, la Camera di Commercio di Avellino con il suo presidente, Costantino Capone, ha ospitato un pranzo istituzionale alla presenza, tra gli altri, dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Vito Amendolara, del presidente di Unioncamere Campania, Tommaso De Simone, del presidente di Confindustria Avellino, Sabino Basso, del presidente della Camera di Commercio di Napoli, Maurizio Maddaloni, del direttore della Federazione regionale Coldiretti Campania, Prisco Lucio Sorbo, del presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli, dell’assessore all’agricoltura della Provincia di Salerno, Mario Miano, del consigliere regionale della Campania, Antonia Ruggiero, e di altri rappresentanti della Regione Campania. In visita allo stand anche il presidente nazionale di Coldiretti, Sergio Marini.
Infine, alle ore 16, si è svolto il laboratorio-degustazione “E’ tempo d’Irpinia – Primo Appuntamento”, con la Verticale-Orizzontale di Fiano di Avellino, il primo appuntamento con le tre esclusive verticali-orizzontali dedicate alle tre docg della provincia di Avellino in programma nell’ambito di “Irpinia Excellent!”. Giornalisti ed operatori si sono confrontati su nove Fiano di Avellino, il bianco irpino che più volte ha dimostrato agli assaggiatori più attenti le sue potenzialità evolutive, segnalandosi come uno dei grandi bianchi italiani da invecchiamento, attraverso tre annate: 2005, 2004 e 2003.
Il calendario di eventi “Irpinia Excellent!” promosso dalla Camera di Commercio di Avellino in occasione della 45esima edizione di Vinitaly continua domani (sabato 9 aprile).
Presso l’area Vigna Avellino del Padiglione B Campania, alle ore 11, si terrà il laboratorio-degustazione “Crudirpinia”. Il concetto di cru in Irpinia non è una scelta ma un fatto. Solo parzialmente sottolineato, perché la storia di Taurasi, Fiano di Avellino e Greco di Tufo è stata raccontata per molti anni essenzialmente da assemblaggi. Successivamente, tuttavia, il boom di nuove aziende, in molti casi piccole realtà create da ex conferitori di uve, ha determinato nei fatti uno scenario completamente diverso, con un numero crescente di etichette riconducibili a sottozone di origine ben definite e, talvolta, a singole vigne.
Da qui si parte per verificare concretamente alcune delle direttrici zonali proposte in questi anni nelle denominazioni irpine, a cominciare da quelle che, per eterogeneità territoriale e sensibilità produttiva, hanno in più occasioni costretto a distinguere, specificare, classificare. Tre Fiano di Avellino e tre Taurasi per abbozzare empiricamente una prima mappatura nuda e cruda delle aree docg. Crudirpinia, appunto. Basta un giro tra le campagne della provincia di Avellino per rendersi conto di quanto sia complesso il mosaico di esposizioni, terreni, altitudini, sistemi di allevamento, microclimi.
Alle ore 13 appuntamento con “Irpinia a tavola” con un menu a base di zuppa di castagne, fagioli e porcini, bocconi di Vitellino da latte con carciofi, soppressata, salsiccetta secca e caciocavallo podolico con mostarda di frutta, sbriciolata ricotta e cioccolato.
Alle ore 16 l’esclusiva verticale-orizzontale dedicata al Greco di Tufo. Dopo il primo appuntamento dedicato al Fiano di Avellino, si prosegue con nove Greco di Tufo. Si parte dall’annata 2009, tra le più complicate, fra quelle recenti, per i bianchi campani. Con la sorprendente eccezione del Greco di Tufo, che annovera la 2009 fra i suoi migliori millesimi di sempre. Merito, soprattutto, dell’epoca di maturazione leggermente più tardiva rispetto al fiano, che ha consentito di reggere meglio le piogge settembrine, grazie ad una prima decade di ottobre meteorologicamente ideale. I migliori Greco di Tufo dell’annata hanno brillantezza aromatica, struttura piena e profonda energia minerale. A seguire il 2008, altro millesimo estremamente favorevole per la denominazione, annunciato da un’estate calda ed asciutta, con rilevanti escursioni termiche autunnali. Rispetto alla 2009, è annata più ricca e generosa di frutto, ma nelle migliori interpretazioni non mancano tensione e sapidità. Il tris delle migliori vendemmie degli anni 2000 per il Greco di Tufo è chiuso dalla scintillante 2006, generata da un inizio d’estate bollente e da una seconda metà d’agosto più fresca e piovosa, prima del settembre caldo ed asciutto. Condizioni che hanno favorito il non sempre facile completamento delle maturazioni per il vitigno irpino, dando il la ad una serie di vini pieni e solari, con acidità vivaci ma ben integrate fin dall’uscita. C’è grande mineralità, con media e punte eccellenti.
News, fotografie e video saranno disponibili con frequenti aggiornamenti sul sito internet www.irpiniaexcellent.it.

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