Acqua, De Feo: in caso di Ati, l’Alto Calore come capofila

Sulla gestione dell’acqua interviene Franco De Feo, segretario provinciale Uil. Ecco il testo integrale della nota giuntaci in redazione: “L’affidamento del servizio idrico integrato, pur con i nuovi tempi dettati dalle disposizioni legislative, continua ad essere fondamentale per il futuro della gestione pubblica dell’acqua, eccezionale risorsa per l’economia e per i cittadini. Assolutamente inderogabile si presenta la necessità di una scelta strategica delle Istituzioni e della Politica a favore della gestione pubblica del servizio e dell’affidamento “in house” all’Alto Calore Servizi o ad altra Società con controllo analogo dell’intera platea dei Comuni delle due province di Avellino e Benevento.
A seguito di autorevole parere di un esperto del settore, su richiesta esplicita dell’ATO 1 Calore Irpino, e se la scelta pubblica del servizio sia da tutti adottata e confermata la strada sembra portare alla costituzione di un’associazione Temporanea d’Imprese (ATI) tra tutti gli attuali soggetti gestori o di una nuova Società “in house” tra tutti i Comuni delle due province.
In caso di costituzione ATI l’Alto Calore Servizi per la storia, l’esperienza e la qualità professionale dei lavoratori dovrà essere individuata quale Coordinatore o capofila del raggruppamento, da costituirsi tra tutti i soggetti gestori.
E’ ancora tempo che la politica interprovinciale, di Avellino e Benevento, faccia fino in fondo la propria parte e si assuma la responsabilità di una decisione che garantisca cittadini, lavoratori, tariffe adeguate e servizi di qualità.
Parteciperemo al convegno del PD, convocato per il prossimo 11 aprile, con la speranza che sia un’occasione per fare finalmente chiarezza sul futuro.
Il nostro auspicio è che ognuno possa scoprire le proprie carte e passare dalle parole e dalle dichiarazioni di “buona volontà” ai fatti ed ai risultati concreti.
In attesa dell’affidamento, all’Alto Calore Servizi sono stati attivati i meccanismi clientelari della politica di centro e di destra per definire la nuova organizzazione del personale, sfuggendo al confronto democratico ed alla concertazione con le Organizzazioni sindacali.
Anzi, sono costanti i tentativi di delegittimare il ruolo e la funzione del Sindacato con l’invito esplicito ai dipendenti di disdire l’adesione alla categoria sindacale di appartenenza.
Per quanto riguarda la UIL, dopo aver abbandonato il tavolo di confronto, perché non conforme alle regole contrattuali, ci sentiamo in dovere di richiamare l’attenzione del Presidente D’Ercole e del suo delegato ai rapporti sindacali (leggasi Vice Presidente) al rispetto delle norme dettate dalla contrattazione nazionale.
Oltretutto lo stesso Vice Presidente, nella sua qualità di Presidente della Patrimoniale, ha già sollecitato decisioni dei lavoratori, riuscendo nell’intento, al limite della denuncia per comportamento antisindacale. Se la storia continua nel verso della sopraffazione e dell’utilizzo strumentale dei lavoratori non ci resta che attivare il confronto democratico con i nostri iscritti per programmare iniziative di agitazione e di mobilitazione”.

SPOT