Terzo stop di fila per l’Air, a Cremona finisce 89-78

L’Avellino, dopo le due sconfitte consecutive rimediate contro Teramo in trasferta e Milano in casa, nell’anticipo di mezzogiorno della 10 giornata di campionato, affronta la Vanoli Cremona assetata di punti per la salvezza. L’Air, invece, punta a consolidare il proprio piazzamento al quinto posto, saldamente ancorata al treno dei play-off. La squadra di Vitucci è priva di Troutman e Dean mentre la Vanoli può contare su Cinciarini, presente seppure con una vistosa fasciatura. Sugli spalti oltre 50 supporters irpini, come al solito il gruppo degli Original Fans non fa mancare il supporto al fianco della Scandone anche nelle trasferte più lontane.

Quintetti di partenza:

Cremona: Rowland, Foster, Milic, Drozdov, Sekulic
Avellino: Green, Lauwers, Thomas, Johnson, Szewczyk

1° quarto: 33-15
L’Air è ancora a dormire così la Vanoli ne approfitta del mancato suono della sveglia in casa Avellino e scrive subito un parziale di 9-0 con la difesa biancoverde in bambola. Padroni di casa a +11 dopo un flebile tentativo di riscossa da parte di Lauwers e compagni (16-5) che si ritrovano sotto di 13 in un amen. Gli ospiti non riescono a contenere avversari e divario che diventa sempre più largo toccando i 17 punti di differenza dopo appena 7 minuti: 26-9. Il periodo si chiude con una Vanoli sempre più super capace di andare avanti di 18 lunghezze in chiusura di primo set, mettendo in seria difficoltà l’Air, disastrosa dal punto di vista difensivo e gravata di falli (Szewczyk già 2).

2° quarto: 50-43
Arriva anche la terza sanzione per il polacco biancoverde ma l’Air c’è, reagisce finalmente registrando un parziale di 3-10 con una difesa a zona molto aggressiva che consente agli irpini di tornare sotto fino al -9 (38-29). Avellino è di fatto rientrata in partita e approfitta dello sbandamento dei padroni di casa. Green, Johnson e Szewczyk cambiano l’inerzia della partita, nettamente favorevole agli irpini che si rifanno sotto fino al -4 (44-40) con terzo fallo di Johnson tra le polemiche della formazione ospite. Cremona prova a scappare ancora con un mini break del 48-40 ma una provvidenziale “bomba” di Green riporta il punteggio sul 48-43. La prima metà del match si chiude con il canestro di Sekulic per il 50-43: squadre al riposo.
3° quarto: 68-52
Avellino, che sembrava essere tornata nel match, ne torna fuori in un batter di ciglio. Due palloni persi al pronti via del terzo quarto, primi segnali di stanchezza. Cremona ne approfitta ed è implacabilie con Foster e Drozdov. La forbice comincia ad allargarsi. Avellino precipita a – 13 (56-43). Le idee irpine sono annebbiate, coach Vitucci si rifugia nel time out ma gli effetti sperati restano nel cassetto dei sogni. Johnson, il migliore dei suoi, prova a tenere a galla l’Air ma i palloni persi si moltiplicano. Come le bombe di Cremona. Milic è scatenato. Arriva anche il quarto fallo di Szewczyk. Il parziale comincia a diventare pesante. A dieci minuti dalla sirena finale i padroni di casa sono sopra di 16 (68-52).
4° quarto: 89-78
Con l’Air sotto di oltre 20 punti inizia un corri e tira nel finale di partita che caratterizzerà in pratica l’intero, ultimo periodo di una sfida che si trascina senza troppi sussulti fino allo scadere. Avellino ci tiene a contenere lo strappo con un occhio alla differenza canestri nelle due sfide, anche se poco probabilmente le due squadre si ritroveranno in cervellotici giochi di numeri e scontri diretti post season. Avellino, all’andata si impose con 14 punti di distacco e gli uomini di Vitucci nel finale devono ringraziare Foster che permette loro di sfruttare un fallo antisportivo e di riavvicinarsi ulteriormente agli avversari: libero più possesso per i biancoverdi che concretizzano con Lauwers e chiudono la sfida sotto di 11 (89-78) con qualche rimpianto per non essere riusciti a recuperare a cavallo tra secondo e terzo quarto, ossia nel momento peggiore dei lombardi che, tuttavia, con merito fanno loro una sfida che vale mezza salvezza.

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