Qualcosa si muove intorno al Catanzaro

La vita ti dà sempre una seconda opportunità… a volte anche qualcuna in più! Basta saperla cogliere o soltanto accorgersene! Per il Catanzaro, magari, questa sarà la volta buona? Chi vivrà, vedrà! In ogni caso, che gli Dei del calcio fossero imprevedibili lo si sapeva, ma ieri, forse, si sono superati. Di certo, quel che accaduto poche ore fa al fallito Fc è da prendere come un dono, un segno del cielo o del destino per far sì che il calcio rinasca veramente sui tre colli. L’occasionissima è stata sprecata, anzi ignorata malamente la scorsa estate. Se qualcuno innamorato della squadra e poco propenso a far conti avesse preso in mano le redini della situazione, facendo il ripescaggio in C1, a quest’ora, forse, ci sarebbe il Catanzaro al posto della Nocerina in B! E a distanza di dieci mesi, ecco che gli Dei del mondo della pedata si sono ricordati nuovamente della squadra giallorossa, che quest’anno ha battuto quasi tutti i record negativi possibili, senza però mai (e questo va riconosciuto a chi ha portato condotto la nave sino ad oggi) perdere la dignità e l’orgoglio in campo.
Cosa sta accadendo in queste ore… Le acque iniziano a muovesi e non è poco. E’ di stamattina, infatti, l’indiscrezione, confermata anche da un’intervista riportata da una testata telematica, che vuole la famiglia Mancuso (già proprietaria dell’Uesse) interessata al marchio ”Us 1929′. E ciò con tanto di offerta depositata in tribunale. C’è un ”però’. Si parla solo del marchio di un club che ha perso l’affiliazione, senza contare una richiesta di concordato fallimentare che verrà formalizzata a breve da parte degli azionisti della vecchia società Us Catanzaro 1929. Qualora il concordato andasse in porto, tecnicamente, il vecchio sodalizio tornerebbe ”in bonis’ col marchio che potrebbe essere utilizzato solo da chi ha avanzato istanza di concordato. Di certo, c’è da chiedersi perché interessarsi al marchio ”Us’ e non all’Fc che, dal canto suo, vanta ormai un titolo sportivo di seconda divisione, con fondate possibilità finanche di ripescaggio in prima divisione (al termine di quella che si preannuncia come l’ennesima estate di sangue per il calco di serie C). C’è poi l’ipotesi legata a Massimiliano Mirabelli, il cui nome è tornato d’attualità nelle ultime ore sulla stampa locale. L’ex dg del Cosenza potrebbe avere con sé alcuni imprenditori interessati all’operazione. Ma anche qui la domanda sorge spontanea. Si vuol fare una società nuovissima in grado di ripartire ”vergine’ dalla serie D oppure tentare di rilanciare l’Fc? Infine, si continua a parlare di una cordata di imprenditori romani (con alcuni operatori economici napoletani) interessati da tempo all’Fc e coi quali un vero e proprio discorso potrebbe essere allacciato, probabilmente, soltanto una volta che finirà il periodo elettorale. Manco a dirlo e per ovvi motivi, le elezioni comunali ormai alle porte rappresentano inevitabilmente e indirettamente un freno per qualsiasi iniziativa immediata legata all’affare-Catanzaro calcio. Ma il tempo però stringe. Il 10 maggio è in programma la prima asta per la vendita del ramo d’azienda, senza contare come non si può arrivare a giugno nella più completa incertezza per le sorti della futura società. (da sportcatanzaro.it)

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