Mobilità in deroga, speranza per 500 lavoratori

AVELLINO – A seguito della richiesta avanzata dalla UIL alla Provincia, si è riunito il tavolo Provinciale, presieduto dall’Assessore Solimine, con la presenza delle Organizzazioni sindacali (CGIL-CISL-UIL e UGL) e di Confindustria, con all’ordine del giorno la definizione di un protocollo d’intesa necessario per avanzare richiesta di inserimento nel bacino della MOBILITA’ in deroga centinaia di lavoratori che hanno perso ogni beneficio degli ammortizzatori sociali.
Dopo il primo incontro tenutosi lo scorso 3 maggio, è stato definito l’accordo sindacale da proporre alla Regione. “Importante iniziativa condivisa dalle parti sociali che potrebbe riscontrare positivamente una speranza di reddito di almeno 500 lavoratori che, dopo il licenziamento per crisi aziendale, hanno completato il periodo di mobilità ordinaria e non possono accedere ad altro ammortizzatore sociale”. E’ quanto sostiene Franco De Feo, segretario generale della Uil di Avellino.
“Tra tutti i possibili beneficiari di un provvedimento di proroga dell’indennità sono presenti in massima parte lavoratori che hanno perso l’occupazione avendo un’età superiore ai 50 anni e, stante il perdurare della crisi, da una parte, sono difficilmente collocabili nel mercato del lavoro e, dall’altra, non possono accedere alla pensione. L’istanza è rivolta al Tavolo Istituzionale della Regione Campania che dovrà tenere conto della condizione disastrosa dell’occupazione e dare risposte all’emergenza sociale della nostra provincia. Una situazione drammatica che mette quotidianamente in crisi il “patto di stabilità” delle famiglie ed in questo aspettiamo impegni certi e notizie favorevoli dalla Regione Campania. Siamo certi che con l’impegno di tutti e dell’Assessore al Lavoro della Provincia l’iniziativa assunta potrà avere successo e trasformare la speranza in realtà. In questa vicenda ribadiamo l’esigenza che l’INPS di Avellino, attivata da oltre due mesi dalla UIL, provveda ad individuare il numero di lavoratori per i quali è scaduta la mobilità e che potrebbero avere diritto all’eventuale proroga concessa dalla Regione”.

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