Il gruppo irpino all’assemblea nazionale di Fli

Venerdi all’Assemblea nazionale di FLI anche la provincia di Avellino ha partecipato col coordinatore provinciale di Avellino Ettore Freda ed Antonio Prezioso, i quali hanno dato il loro contributo intervenendo al dibattito, che in maniera ampia ed approfondita, ha analizzato le prospettive politiche, in particolar modo in vista dei ballottaggi di Milano e Napoli. Il vice presidente nazionale di Futuro e Libertà ha aperto i lavori con la sua relazione sui dati delle elezioni, nelle quali il partito ha presentate liste col proprio simbolo in 96 comuni, che tranne rare eccezioni, ha corso insieme ai partiti che costituiscono il Terzo polo. Partendo dal presupposto che il partito ha visto la luce circa tre mesi fa e non è ancora organizzato in maniera capillare su tutto il territorio nazionale, il 3 % raggiunto è un risultato di tutto rispetto, che ci permette di avere una buona base di partenza in vista dei successivi appuntamenti elettorali. Italo Bocchino inoltre ha ribadito quella che è la linea tracciata tempo fa, il Terzo polo è la nostra prospettiva attuale, siamo alternativi sia al PDL Berlusconiano, che ha espulso Fini dal partito che aveva contribuito a fondare, sia al PD col quale una questione di collocazione politica ci rende incompatibili. Alla luce di tali considerazioni, nei ballottaggi di domenica prossima FLI decide per lasciare libertà di scelta al proprio elettorato, il quale potrà consultare i programmi dei diversi candidati e scegliere a chi dare il proprio consenso. Ormai il percorso è avviato e scegliere o l’uno o l’altro candidato a Milano e Napoli, significherebbe sconfessare la linea e far perdere credibilità al progetto, che è quello di creare un nuovo centrodestra, veramente libero, democratico, legalitario, moderno e di stampo europeo, distinto e distante dalla politica razzista e xenofoba della Lega che mira alla disgregazione dell’unità nazionale; un centrodestra differente dall’attuale PDL che di fatto ha assunto posizioni estremiste nei toni e nella proposta politica e che dimentica i problemi nazionali perdendosi in un dibattito sterile e volgare che ha dimenticato che al centro dell’azione politica devono esserci gli interessi dell’Italia e degli italiani. Una sola proposta è emersa all’Assemblea, evidenziando in tal modo la compattezza del partito sull’argomento ballottaggi. Inoltre l’Assemblea ha approvato la linea di promuovere la partecipazione al voto referendario, senza dare indicazioni di voto, partecipazione che va nella direzione della diffusione della cultura della cittadinanza attiva.

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