Sanità, Giovane Italia: “Ospedale Capone una ferita nel cuore”

AVELLINO – “Nell’anno 2005 l’Ospedale Capone chiuse i battenti, trasferendo le proprie funzioni alla città Ospedaliera. Nell’anno 2011 l’Ospedale Capone è ancora chiuso, accumulando dentro e fuori si sé sporcizia e degrado. Sei anni di nulla sono un’altra ferita nel cuore della città, ed è per questo che la Giovane Italia di Avellino vuole sollecitare tutta la Pubblica Amministrazione, oltre che i cittadini, a mettere in campo progetti concreti per il riutilizzo della struttura di via Ferriera. È paradossale che, a pochi metri dal cosiddetto “salotto buono” di piazza Libertà si debba assistere alla vergogna del cantiere “eterno” del Tunnel, sopportare il disastro del Mercatone e vedere andare in malora anche la grande struttura dell’ex Ospedale Capone”.
Queste le dichiarazioni di Marco Pennella, responsabile del Circolo Cittadino della Giovane Italia di Avellino a margine dell’apposizione di uno striscione di cinque metri dinanzi all’ingresso dell’ospedale a cura dei militanti del Movimento. L’iniziativa rientra nella campagna “Ma quanto si deve aspettare?” promossa dall’Organizzazione giovanile del PDL e che ha già visto l’affissione di manifesti e l’apposizione di due striscioni calati dal tetto del Mercatone nelle scorse settimane.
Domenico Michelangelo Finno, presidente provinciale della Giovane Italia, nel congratularsi con il circolo politico di Avellino animatore di questa campagna, aggiunge:
“Ci aspettiamo un atto concreto da parte degli Enti preposti, prima che le condizioni di fatiscenza dell’ex Ospedale Capone trasformino la struttura in un pericolo per la città. Se Avellino aspira ad essere un vero capoluogo, moderno ed europeo, deve fare necessariamente i conti con il suo vasto patrimonio immobiliare destinato, tristemente, alla putrescenza”.

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