Coordinamento Pd: nel partito non c’è nessuna resa nei conti

“Sabato 28 maggio alle ore 10, a via Tagliamento, si terrà la riunione tra i vertici provinciali del Partito Democratico ed i segretari dei circoli territoriali. Al centro del confronto, la mobilitazione in vista della campagna referendaria dei prossimi 12 e 13 giugno. Una battaglia che il Pd irpino, al pari di quello nazionale, intende affrontare con grande determinazione per riaffermare l’uguaglianza di tutti i cittadini dinanzi alla legge, per dire no alla privatizzazione dell’acqua e ad un folle ritorno al nucleare”. Lo si legge in una nota del Coordinamento Provinciale del Partito Democratico. “Contestualmente, prosegue l’azione di coordinamento tra i vertici provinciali del Partito con i sindaci e gli amministratori democratici – si aggiunge – per accelerare sul versante del radicamento e della proposta rispetto alle tante e diverse emergenze che incombono sul futuro delle nostre comunità. Dopo il primo vertice con i sindaci dello scorso lunedì, la segreteria provinciale sta lavorando ad una serie di incontri territoriali con il coinvolgimento di amministratori e consiglieri comunali su questioni inerenti i diversi ambiti della nostra provincia. In tale quadro, evidentemente, le rappresentazioni offerte nel corso di questi giorni su di un assalto agli enti territoriali da parte del Partito Democratico, come pure le insistenti indiscrezioni su presunte spaccature ed imminenti rese dei conti tra le diverse componenti del Pd irpino, non hanno alcun fondamento nella realtà. Il buon risultato conseguito dal Partito Democratico e dall’intero centrosinistra in occasioni delle recenti elezioni amministrative rappresenta, agli occhi di questo gruppo dirigente, un incoraggiamento a proseguire sulla via tracciata nel corso di questi mesi, ovvero quella della politica e della prossimità con i territori nel mero interesse delle comunità. In tal senso, il Partito Democratico guarda alle trasformazioni intervenute nella geografia politica di diversi enti territoriali come ad un’occasione per rilanciarne l’azione sollecitando un confronto costruttivo nel merito delle questioni con gli altri soggetti in essi rappresentati, senza cedere alla barbarie di una sterile guerra tra bande. Non è questa la nostra cultura politica, non è certo questo il nostro orizzonte. Ai numeri, in altri termini, anteponiamo la responsabilità e l’ambizione di offrire soluzioni ed opportunità a questi territori, rifiutando la logica del pallottoliere e riaffermando quella della proposta. Per quel che concerne le fantasiose ricostruzioni su quella che in via del tutto strumentale è stata definita una resa dei conti all’interno del Pd, è necessario ritornare su quanto affermato in diverse occasioni ed in maniera del tutto concorde, sia dal segretario provinciale che dal gruppo dirigente. Lo svolgimento dell’assemblea provinciale, da convocarsi, per evidenti ragioni, all’indomani dell’imminente battaglia referendaria, lungi dal voler essere una resa dei conti, deve e può rappresentare una preziosa occasione per dare nuova linfa al percorso avviato da tutto il gruppo dirigente, restituendo al partito un momento di confronto dal quale muovere per rilanciarne con determinazione l’azione sui territori e nelle istituzioni: è questa, ne siamo convinti, la via giusta per proseguire sul percorso intrapreso del radicamento e della costruzione dell’alternativa anche in provincia di Avellino”.

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