Emergenza sanità, anche Lioni difende il diritto alla salute

Non si arresta la mobilitazione in difesa della salute apertasi nell’autunno scorso non appena la giunta Caldoro deliberava la chiusura dell’ospedale “Di Guglielmo” e di fatto anche del “Criscuoli”. Blocchi, manifestazioni, cortei hanno provato nei mesi scorsi ad invertire i progetti del piano ospedaliero sanitario, ma ancora nulla è scontato. Oggi la protesta si riaccende e con essa anche la mobilitazione popolare. L’irpinia ribelle ancora non vuole proprio arrendersi. Non demordono soprattutto i giovani dei comitati irpini decisi a non cedere la loro assistenza sanitaria per nessuna ragione, convinti che in queste terra ci sia ancora posto per il loro futuro. “- Dopo le ultime decisioni intraprese dal governatore Caldoro sull’accopramento del “Di Guglielmo” di Bisaccia all’azienda ospedaliera “Moscati” di Avellino, ci chiediamo cosa ne sarà del Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi e se davvero non sia possibile ottenere una deroga anche per il nostro presidio ospedaliero per garantire il diritto alla salute anche per i cittadini dell’alta irpinia” riporta la nota a firma rouge spazi pubblici autogestiti. La carovana dell’emergenza sanitaria proverà a rianimarsi sabato 28 maggio presso la sala consiliare del comune di Lioni con un’assemblea pubblica che cercherà di curare l’esercizio della democrazia, risvegliare la partecipazione attiva e proteggere il diritto alla salute, insomma a dare ossigeno all’ultima fase di una protesta che riguarda tutto il nostro territorio. Per raggiungere un risultato importante però c’è bisogno del coinvolgimento di tutti e tutte, facciamo appello agli uomini e alle donne di questa terra affinché possano trovar la forza di indignarsi e perché no, ribellarsi!

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