Rubano portafogli al centro commerciale: nei guai due salernitane

ATRIPALDA – Nella tarda serata di ieri i Carabinieri della Stazione di Atripalda hanno tratto in arresto una 30enne, ed hanno denunciato in stato di libertà una 26enne, entrambe originarie del salernitano, resesi responsabili, in concorso tra loro, del furto di un portafogli che le stesse hanno compiuto nella serata di ieri ai danni di una 34enne del posto all’interno di uno dei magazzini presenti all’interno del Centro Commerciale Appia di Atripalda.
Le due donne, approfittando di una momentanea distrazione della vittima, intenta ad effettuare acquisti, frugavano nella borsa della stessa, attaccata al passeggino all’interno del quale tra l’altro vi era anche la figlia della malcapitata, da dove riuscivano ad asportare un portafogli.
Nello specifico, mentre una delle due donne si impossessava dell’oggetto, l’altra cercava di coprire la stessa, posizionandosi davanti a questa, per non permettere alla donna di vedere cosa stesse facendo la complice. Tuttavia la vittima, insospettitasi per lo strano comportamento delle due donne, ed allarmata anche che le due potessero fare qualcosa alla figlia infante, reagiva iniziando a gridare. A tal punto le donne venivano messe in fuga e contestualmente veniva richiesto l’intervento di una pattuglia dei Carabinieri.
I militari dell’Arma di Atripalda immediatamente giunti sul posto riuscivano a trarre in arresto una delle due donne, una 30enne, bloccata all’interno del negozio, mentre la complice riusciva ad allontanarsi a bordo di un’autovettura prima dell’arrivo dei Carabinieri.
A seguito dell’episodio delittuoso, i militari della locale Stazione Carabinieri, hanno iniziato una attività di indagine volta ad accertare l’identità della complice della donna. Dopo neanche un’ora i militari dell’Arma riuscivano a risalire anche all’identità della seconda donna, una 26enne, denunciata in stato di libertà. La 30enne, invece, dopo essere stata dichiarata in stato di arresto per il reato di furto aggravato in concorso, è stata tradotta presso le camere di sicurezza del Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino, come disposto dal pubblico ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Avellino, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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