Carillo (Sel): “Verso una nuova primavera della Sinistra”

AVELLINO – Giuseppe Carillo di Sel Avellino prova a gettare un occhio sui riflessi del voto amministrativo sulla politica irpina: “Spero che il risultato di oggi, a Napoli, a Milano e nelle altre realtà, apra una nuova stagione politica per la Sinistra, per il centrosinistra di cambiamento, e seppellisca tutte le vecchie polemiche. Sinistra Ecologia e Libertà nasce per contribuire a questa speranza. Per questo rispondo, a fatica e subito, alle insinuazioni dei bassoliniani irpini. Anche questa polemica vorrei fosse sepolta dalla vittoria. La minaccia di denuncia a Saviano è stata un autogol, frutto di una ulteriore responsabilità politica di Bassolino, quella di non aver saputo farsi carico, dopo le sconfitte, delle proprie responsabilità. Nascono anche da qui le difficoltà incontrate nelle regionali da Enzo De Luca, Sindaco di Salerno, la brutta pagina delle primarie di Cozzolino, la spaccatura del centrosinistra a Napoli e la soluzione De Magistris che per fortuna ha riaperto i giochi. Fierro vuole continuare a fare il difensore d’ufficio? Ne prendiamo atto e rispettosi del suo ruolo gli rispondiamo. Respingiamo fermamente il suo linguaggio criptico e minaccioso che tende a far crede che < tutti sono stati complici del sistema e che quindi nessuno ha il diritto di parlare>. E’ un linguaggio che un uomo politico non dovrebbe permettersi, perché linguaggio malavitoso, più vicino ai linguaggi di Berlusconi e dei suoi accoliti. In Campania Sel ed i suoi dirigenti possono liberamente parlare perché la questione Bassolino non è penale ( spero per lui che non lo diventi mai) ma politica. La politica non è il luogo della complicità ma della responsabilità. Anche Fierro “si penta” e parli dunque, se ha da parlare, parta dalla pagnotta e parli anche delle briciole del sistema di potere, citi nomi, cognomi, fatti, circostanze. Entri nei dettagli, perché tutto sia chiaro, trasparente, pubblico. Noi siamo abituati così. In Irpinia SEL ha pieno diritto di parola anche perchè , il gruppo dirigente del PDS, dei DS, di Sinistra Democratica, hanno espresso parole inequivocabili quando Bassolino è stato al massimo del potere in Campania, subendo per questo una spietata aggressione, non sempre solo politica, talvolta inferiore a quella esercitata dal sistema di potere di De Mita. La storia del PDS e dei DS dice infatti che la carriera politica è stata garantita solo ai fedeli di Bassolino. In questo caso non serve fare i nomi perché sono tutti identificabili sulla stampa”.

SPOT