Acqua, Melchionna: “Serve rigore nella gestione della risorsa”

“Non basta dire ”si” al referendum… occorre affidare questo bene ad un sistema pubblico, ma soprattutto saperlo gestire con serietà e rigore nel rispetto dell’ambiente e dei cittadini irpini”. Lo dice in una nota Mario Melchionna, segretario provinciale della Cisl. “Consumare acqua è diverso da Paese a Paese – dice – In Italia si consumano circa 250lt di acqua potabile a testa. Consumi altissimi anche per la cura della persona , equivalenti a quella che, nel mondo in via di sviluppo, una persona media impiega per lavare, bere, pulire e cucinare nell’arco di un’ intera giornata. Il corpo umano è composto soprattutto da acqua. Il 75% nei bambini ed il 60% negli adulti. Il nostro pianeta è coperto al 70% di acqua, ma solamente una frazione di essa, il 2,5%, è dolce e di questa percentuale il 70% è congelato nelle calotte polari. Il rimanente è presente sotto forma di umidità nel terreno. Tutto ciò porta ad una disponibilità inferiore all’1% delle risorse di acqua dolce del pianeta per l’utilizzo da parte dell’uomo. Senza contare che le precipitazioni di pioggia e neve sono diminuite in tutto il territorio nazionale, soprattutto al sud: piogge molto più intense e più brevi. In aumento la siccità, in modo particolare in inverno. Le risorse idriche complessive, valutate in circa 50 miliardi di metri cubi per anno, sono distribuite in modo disomogeneo fra nord (41%), centro (26%), sud (20%) e isole (6%) e tendono a diminuire a causa della riduzione delle precipitazioni e all’aumento della evapotraspirazione e dei prelievi idrici. Tutti i ghiacciai del mondo perderanno nei prossimi cent’anni circa il 25% della loro massa, ma le Alpi faranno peggio. Come conseguenza si avrà non solo una significativa riduzione nei corsi d’acqua ma anche un aumento di problemi di stabilità dei costoni montuosi. L’acqua sarà un bene che non si potrà più sciupare! L’uso dell’acqua è aumentato del doppio rispetto al tasso di crescita della popolazione. Se gli attuali modelli di consumo resteranno invariati, entro il 2025 due persone su tre sulla terra vivranno in condizioni di tensioni idriche, con moderate o gravi carenze d’acqua. L’Irpinia e la sua comunità che possiede un territorio ricco di questo bene prezioso deve lottare più di altri per la difesa dell’acqua e del diritto all’acqua. Iniziamo dal referendum…difendiamo con il SI il “bene Acqua”, difendiamo in questo modo la nostra Irpinia. Non basta dire Si!Occorre non solo affidare questo bene ad un sistema pubblico, ma soprattutto saperlo gestire con serietà e rigore nel rispetto dell’ambiente e dei cittadini”.

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