Struttura ex Eliseo, Mitrione: “Si acceleri polo cinematografico”

AVELLINO – L’osservatorio sulla città della CGIL di Avellino ha preso in esame le problematiche relative alla fruizione di numerose strutture ristrutturate e restituite alla città di Avellino, ma che da troppo tempo attendono una destinazione. “L’amministrazione comunale di Avellino, nel corso dell’ultimo decennio – spiega Pietro Mitrione – ma anche nel corso degli ultimi 15 anni, ha riportato all’antico splendore e prestigio, diverse strutture pubbliche. Di questo va dato merito a chi nel corso degli anni si è succeduto alla guida dell’ente. Purtroppo – aggiunge Mitrione, responsabile dell’osservatorio sulla città – se è stata completata o si avvia a completamento la mappa dei lavori, si registrano ritardi nella destinazione d’uso di tali strutture”. L’osservatorio sulla città ha evidenziato in particolare due questioni, la prima relativa al museo del cinema ed al polo cinematografico che sarà realizzato presso la struttura dell’ex Eliseo e la necessità di individuare uno spazio in città da adibire a centro multietnico e multirazziale. L’osservatorio della CGIL ha sottolineato l’increscioso fenomeno del vandalismo che purtroppo prende di mira principalmente le strutture “finite ma non vissute – spiega Mitrione – quelle che restano chiuse perché non utilizzate e quindi più facili da danneggiare, anche per la mancanza di un servizio di vigilanza, che invece avrebbe ragione d’essere qualora queste siano funzionali e funzionanti”. L’osservatorio sollecita l’attivazione del polo cinematografico presso l’ex Eliseo, legato alla figura di Camillo Marino, sposando il progetto “presentato ma ancora non attuato – osserva Mitrione – che potrebbe dare lustro alla struttura e renderla funzionante e quindi restituirla effettivamente ai cittadini di Avellino e provincia”.
“Proponiamo all’amministrazione comunale di Avellino la realizzazione di un Focus aperto alla cittadinanza ed alle associazioni presenti in città – spiega Mitirone – per discutere e confrontarci sul programma che si intende attuare per assegnare alle numerose strutture una funzione e accorciare i tempi di attribuzione delle funzioni. Villa Amendola, Casina del Principe, ex Asilo Patria e Lavoro, Ex Gil, Convento di San Generoso, ed altre piccole e medie strutture presenti e ristrutturate, come lo stabile del Parco Santo Spirito devono essere al più presto utilizzate. Noi proponiamo anche la realizzazione di un centro permanente multietnico e multirazziale, per i numerosi cittadini stranieri presenti in città, che sia uno spazio di servizio, non solo per gli stranieri, ma anche di socialità ed integrazione con la cittadinanza, in quanto Avellino si avvia ormai a tutti gli effetti a diventare una realtà che deve tenere conto delle diverse etnie che la vivono, e deve porsi il problema dell’integrazione, evitando le ghettizzazioni urbane. L’Osservatorio – conclude Mitirone – vuole aprire un confronto con tutti, per l’utilizzo del patrimonio pubblico di Avellino”.

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