Bisaccia, Cgil: “L’ospedale chiuderà, non ci sarà l’accorpamento”

L’incontro tenuto oggi a Napoli sulle questioni della sanità ha purtroppo confermato i timori della CGIL. Il commissario Mario Morlacco, presente all’incontro e interpellato direttamente dal segretario provinciale della CGIL, Vincenzo Petruzziello, sulla possibilità di accorpamento dell’ospedale di Bisaccia all’azienda ospedaliera Moscati di Avellino è stato chiaro: “Questo decreto non esiste – ha dichiarato Morlacco – la sanità non si fa sui giornali, io almeno non lo conosco. Questo è un modo della politica di prendersi in giro. Gli ospedali di Bisaccia e Sant’Angelo chiudono. Nessuno mi ha sottoposto nessun decreto” Con le dichiarazioni del commissario Morlacco si fa finalmente chiarezza e purtroppo si confermano i timori della CGIL. “Ancora una volta gli amministratori ed i cittadini sono stati presi in giro dalla politica – commenta Petruzziello – non abbiamo esitato a chiedere al commissario Morlacco quali siano i progetti per Bisaccia e Sant’Angelo e ci è stato confermato che diventeranno unità di primo soccorso. Quanto diffuso nelle scorse settimane si rivela l’ennesimo smacco all’Irpinia, con l’illusione data a tanti sindaci dell’Alta Irpinia di vedere salvi i due presidi ospedalieri, o almeno la struttura di Bisaccia. Gli unici finanziamenti – osserva Petruzziello – sono previsti per l’ospedale di Ariano e Solofra. Di fatto restano in piedi le misure del piano attuativo che non ci convincevano e non ci convincono. E’ necessario a questo punto che la provincia di Avellino si mobiliti e non subisca passivamente l’ennesima offesa e mortificazione. La politica ancora una volta ha voluto prendere tempo senza trovare soluzioni, illudendo amministratori locali e comunità. La Cgil porterà avanti la sua battaglia in tutte le sedi, sostenendo l’azione legale dei sindaci dei comuni dell’Alta Irpinia. La politica ha voluto ancora una volta mortificare la provincia di Avellino, anche con il doppio gioco delle promesse. Un atteggiamento inqualificabile ed inaccettabile, che mette in discussione ogni tipo di rapporto e dialogo tra le parti sociali. E’ necessario, a questo punto, rinsaldare il fronte unitario della protesta, non cadere più nel tranello delle promesse che hanno solo lo scopo di “diluire” la contestazione e la proposta, uccidendo il diritto alla salute e tagliando i servizi essenziali. Contro questo atteggiamento la CGIL sarà spietata e pronta ad ogni battaglia al fianco dell’Irpinia e dei suoi cittadini”.

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