Ospedali, Uil: “Tagli confermati, ora si torna in piazza”

Delusione e insoddisfazione per i sindacati irpini al termine dell’incontro tenutosi questo pomeriggio a Napoli con il commissario dell’Asl di Avellino, Sergio Florio, e con il sub-commissario campano Morlacco. Il tavolo, inrfatti, non ha dato i risultati sperati dai segretari provinciali di Cgil-Cisl e Uil. Resta infatti confermato nella sua interezza il piano di riordino ospedaliero per la provincia di Avellino. Al momento, dunque, la chiusura delle strutture altirpine è confermata. Esclusa anche lipotesi di accorpamento dell’ospedale di Bisaccia al “Moscati”, definita dal sub-commissario “un’idea mai trasformatasi in atto amministrativo”. Nessuna possibilità, al momento, sembra esserci rispetto allo sblocco del turn-over per l’azienda ospedaliera avellinese. “L’incontro di oggi – ha commentato il segretario della Uil Franco De Feo – conferma tutti i nostri timori rispetto al futuro della sanità in provincia di Avellino. Il piano, infatti, non è stato e non sarà modificato. E di questo sbandierato decreto di accorpamento non c’è alcuna traccia in Regione Campania. Quindi il destino delle strutture di Sant’Angelo dei Lombardi e Bisaccia è quello immaginato in un primo momento. Altro equivoco da chiarire riguarda lo sblocco del turn-over per l’azienda ospedaliera avellinese. Ebbene, i commissari ci hanno confermato che resterà bloccato per il momento. Unica nota positiva, la costituzione di un tavolo provinciale, prevista per la prossima settimana, a cui siederà anche il commissario dell’Asl di Avellino Florio. E in quell’occasione il sindacato cercherà in tutti i modi di ristabilire un equilibrio rispetto all’utilizzo delle risorse umane nelle strutture irpine. Apprezziamo la disponibilità data dal commissario Florio e cercheremo di ottenere quanto meno uno sblocco in quel senso. Per quanto riguarda il piano di rientro e la chiousura degli ospedali crediamo opportuno rilanciare la mobilitazione con i sindaci irpini per evitare che Bisaccia e Sant’Angelo chiudano definitivamente i battenti. Alla politica dei proclami e delle false notizie facciamo notare che si sta giocando con la salute dei cittadini e che ogni speculazione ci sembra oltremodo inopportuna”.

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