Pd: ecco perché votare sì ai referendum

“La presenza congiunta di tutte le forze di centrosinistra vuole essere il segnale inequivocabile della condivisione di una battaglia che non è solo a difesa dell’acqua pubblica, del principio di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e contro l’apertura di centrali nucleari nel nostro Paese, ma anche e soprattutto una battaglia di democrazia la cui posta in palio è il futuro. Una battaglia che siamo chiamati a combattere in un momento della nostra vicenda nazionale nella quale le nostre istituzioni democratiche ed i valori fissati nella nostra Carta costituzionale vengono quotidianamente messi in discussione da parte degli stessi rappresentanti di governo”. Con queste parole, Caterina Lengua, segretario provinciale del Partito Democratico, ha aperto la conferenza stampa di questa mattina a via Tagliamento, alla quale hanno preso parte anche i segretari provinciali delle altre forze del centrosinistra, da Idv alla Federazione della Sinistra, da SeL ai socialisti italiani. “La partecipazione al voto referendario di domenica e lunedì confermerà un aspetto emerso con chiarezza dalle ultime elezioni amministrative. C’è una presa di coscienza da parte delle donne e degli uomini di questo Paese della necessità di occuparsi dei propri fatti, del destino dell’Italia, dei problemi reali della politica. E’ accaduto a Napoli, a Milano, in tante altre città sia del Nord che del Sud del Paese. Questa presa di coscienza deve essere sostenuta e rafforzata tanto più di fronte all’atteggiamento di un governo che cerca di sottrarre in tutti i modi alla discussione pubblica un problema che è pubblico, un problema di tutti, quale l’utilizzo del nucleare”.
Nell’illustrare il senso di un’iniziativa che vede unite tutte le forze del centrosinistra provinciale per una battaglia “di democrazia e di civiltà”, la segretaria democratica non ha rinunciato ad illustrare le ragioni che spingono il Pd a sostenere con forza il sì ai quattro quesiti referendari.
Nucleare – “Il PD ha sempre espresso in modo inequivocabile la contrarietà al piano di ritorno al nucleare proposta dal governo. La consideriamo una scelta sbagliata perché non tutela la salute dei cittadini, non tutela l’ambiente, il nucleare non è economico, non è sicuro e rimane irrisolto tutto il problema delle scorie, che spero nessuno voglia lasciare in eredità alle future generazioni. E’ una questione di difesa e salvaguardia della specie umana, facciamo in modo che la specie umana rimanga tale e non sia inquinata, turbata, che sia salvaguardata da se stessa. Noi riteniamo che vi sia la necessità di una politica energetica nuova, basata sull’efficienza energetica, sul risparmio energetico. Pensiamo che il futuro del nostro Paese risieda nell’economia verde e in un piano energetico fondato sull’energia alternativa e le fonti rinnovabili. Sosteniamo il SI al referendum perché la Green economy è la strada obbligata e rappresenta una opportunità anche per la nostra Irpinia come per l’intero Mezzogiorno. La nostra terra è ricca delle risorse naturali necessarie per dar vita all’economia verde. Siamo il forziere idrico del Mezzogiorno, abbiamo sole e vento in abbondanza. Con questi elementi possiamo stimolare le imprese a fare investimenti su progetti di trasformazione dei nostri ambiti urbani, a cominciare dalla città Capoluogo, riconvertire alle energie rinnovabili gli insediamenti industriali ed intercettare risorse in Europa. Tutto questo passa innanzitutto attraverso il SI al referendum sul nucleare”.
Acqua – “Il PD invita a votare e far votare SI anche sui quesiti riguardanti l’acqua. L’Acqua è una risorsa pubblica, un patrimonio di tutti e va regolata attraverso norme di controllo pubbliche, che prevedano tariffe che aiutino le fasce sociali più deboli ed un sistema che eviti lo spreco di questa risorsa. Questa è una battaglia ancora più sentita nella nostra provincia visti i tentativi di speculazione a cui stiamo assistendo in questo periodo. E’ chiaro che una vittoria dei Si sbarrerebbe la strada a chi apparentemente si mostra favorevole all’affidamento in house ad una società pubblica ma in realtà lavora per altre prospettive”.
Legittimo Impedimento – “Il PD invita a votare e a far votare Si all’abrogazione di una norma che nei fatti mortifica il principio di uguaglianza dei cittadini dinanzi alla legge. Votando sì, il Premier e i Ministri saranno trattati come qualsiasi altro imputato in un processo penale: prevedere una norma ad hoc per alte cariche delle Stato vuol dire creare cittadini di serie A e cittadini di serie B. Per la prima volta, i cittadini saranno chiamati direttamente a dire se la legge è uguale per tutti, come prevede la Costituzione”.

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