Manette al Moscati, Di Popolo: “Quadro accusatorio molto grave”

“Operazione di grande rilevanza. Indagine meticolosa e puntuale: e tutto questo lo dobbiamo all’impegno profuso dalla guardia di finanza di Avellino”. Così il procuratore capo Angelo di Popolo che ha preso parte alla conferenza stampa che si è tenuta presso la sede del comando provinciale delle fiamme gialle nel corso della quale si è parlato dell’operazione “Welfare” che ha portato all’arresto di cinque medici ed un capo sala dell’ospedale Moscati di Avellino. “Siamo di fronte ad accuse molto gravi – ha aggiunto Di Popolo – in questa indagine abbiamo messo molta attenzione perchè parliamo di sanità, un settore nel quale i cittadini ripongono grandi aspettative”. E intanto sempre sull’operazione sono emersi altri particolari, Allo stato, le indagini hanno consentito di accertare che sul totale delle cartelle controllate, ben 90 di esse erano riferibili a ricoveri totalmente falsi, il cui importo chiesto a rimborso alla Regione Campania, ammonta a circa 122.000 euro; 24 cartelle erano riferite ad interventi chirurgici prettamente estetici, con un costo segnalato alla Regione Campania, pari a 40.000 euro. A tali importi devono sommarsi i contributi versati all’Azienda per la totalità degli interventi (ancora in via di quantificazione) oltre all’immagine di maggiore efficienza e produttività, che veniva artatamente manifestata. E’ stato infine accertato che sono state formate 200 cartelle cliniche di day hospital a fronte di prestazioni ambulatoriali semplici, rispetto alle quali era dovuto, invece, un normale ticket ambulatoriale, per un importo di circa 202.000 euro.

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