Fermati al casello con 500 paia di Nike false: denunciati

Erano sicuri che utilizzando l’autostrada sarebbero potuti meglio sfuggire ai controlli ma sono ugualmente incappati nelle maglie delle Fiamme Gialle di Avellino. Nel pomeriggio dello scorso 16 giugno una pattuglia della Compagnia di Avellino, in servizio anticontrabbando lungo le principali direttrici di traffico della provincia e, nell’ambito dei controlli posti in essere nei pressi del casello autostradale di Avellino est dell’A-16, ha proceduto al controllo di una Volkswagen PASSAT in transito.
I sospetti provocati dall’atteggiamento di conducente e passeggero si rivelavano immediatamente fondati al momento di procedere al controllo dei documenti: il particolare nervosismo delle due persone a bordo dell’auto, entrambe di nazionalità marocchina, induceva i militari a dar corso ad un controllo accurato della vettura. A seguito dell’accurata perquisizione effettuata al mezzo era possibile rinvenire nel vano bagagli e all’interno dell’abitacolo del mezzo, malamente occultati da un telone e da alcune coperte, ben 498 paia di scarpe riportante, abilmente contraffatto, il marchio della NIKE.
Alla richiesta di esibire i documenti giustificativi attinenti la merce trasportata, i due soggetti non erano grado di esibire alcunché né, tantomeno, di fornire indicazioni circa il luogo d’acquisto della merce: tutto il carico veniva pertanto sottoposto a sequestro per un valore della merce che, se immesso sul mercato, avrebbe fruttato una somma molto vicina ai 10.000 euro anche perché, in considerazione dell’ottimo livello della contraffazione, è presumibile che le scarpe contraffatte avrebbero seguito un percorso “preferenziale” per la loro commercializzazione, eventualmente anche tramite canali “ufficiali” di vendita, magari unitamente a capi originali.
L’operazione nel suo complesso si concludeva con il sequestro di tutta la merce contraffatta e dell’automezzo utilizzato per il trasporto mentre nei confronti dei due responsabili, identificati per tale B.Y. (di anni 23) e per tale T.A. (di anni 18), entrambi marocchini ma residenti a Battipaglia, scattava la denuncia a piede libero alla Procura della Repubblica di Avellino per i reati di cui all’articolo 648 (ricettazione) ed agli articoli 474 e 474 bis del codice penale (contraffazione di marchi).

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