Inchiesta Slot: “La giornalista Puopolo non c’entra nulla”

La giornalista irpina Cinzia Puopolo non c’entra nulla con l’inchiesta “Slot” che ha portato la scorsa settimana a 58 ordini di arresto. La collega di Irpinia tv e de Il Mattino è da martedì scorso ai domiciliari e questa mattina, insieme ad altri 4 gestori di bar coinvolti nella vicenda, è stata ascoltata dal Gip Laviano e dal pm della Dda Liliana Esposito. Davanti a loro Cinzia Puopolo ed il suo legale Gaetano Aufiero hanno smontato il castello accusatorio che, di fatto, si basava su un grosso equivoco. La slot machine – che per l’accusa sarebbe truccata ma che per la difesa invece era regolare e alla quale si riferiscono le indagini – era quella di un bar adiacente alla caserma dei carabinieri. Cinzia Pupolo, invece, quando fu intercettata in una telefonata per richiedere l’intervento di un tecnico, faceva riferimento al bar nei pressi del carcere di Bellizzi della quale era socia. La slot, in quel caso, era perfettamente regolare e non aveva niente a che vedere con quella ritenuta illegale. “Non c’era nulla da dimostrare, già gli atti parlano chiaro e scagionano la Puopolo” – ha detto il suo legale Gaetano Aufiero. E’ attesa anche la revoca della misura cautelare per la quale lo stesso pubblico ministero ha espresso parere favorevole.

SPOT