Crisi rifiuti in Campania, De Luca: “Anche l’Ue boccia il Governo”

“Le parole del commissario Ue all’ambiente Janez Potocnik in merito all’azione deficitaria del Governo per la risoluzione della crisi dei rifiuti della Campania rappresentano per noi motivo di ulteriore preoccupazione, ma confermano quello che il Partito Democratico dice dalla fine del 2009 e cioè che, a differenza di quanto sostengono Berlusconi e i suoi, l’emergenza rifiuti in Campania non si è conclusa”.
Così il senatore del Partito Democratico Enzo De Luca, che sollecita il Governo “a prendere in considerazione il disegno di legge con cui il Pd ha chiesto la proclamazione dello stato di emergenza per far sì che si affronti in modo strutturale la delicata fase che vive la Campania sul fronte della gestione dei rifiuti e a varare, al più presto, il decreto legge per riportare la situazione alla normalità. È inaccettabile che la Lega continui strumentalmente, e in ottica secessionista, ad osteggiare un provvedimento così urgente.
Ci sono già regioni che hanno mostrato disponibilità ad accogliere i rifiuti di Napoli e provincia per superare questa fase, quindi si proceda immediatamente. E poi non mi spiego per quale ragione non venga data attuazione, anche solo in questo frangente tanto critico, all’indicazione, recepita nell’ultimo decreto legge – il quinto che questo Governo ha dedicato alla Campania in tre anni di legislatura – di utilizzare le cave dismesse o abbandonate della Campania per stoccarvi i rifiuti trattati. Perché la si ignora?”.
Poi De Luca, vicepresidente della Commissione bicamerale di inchiesta ecomafie, aggiunge: “Un provvedimento di legge deve essere varato al più presto ed è necessario che contenga disposizioni precise per potenziare l’azione delle forze dell’ordine e tutelare territori e comunità dalle aggressioni della criminalità organizzata, sempre presente quando si tratta di rifiuti, e misure per valorizzare l’azione dei sindaci che, come sta facendo de Magistris a Napoli, nella maggior parte dei casi, lottano strenuamente per liberare i loro territori dai rifiuti. Ma la loro azione è limitata e chi oggi li attacca, chiedendo a loro di individuare i siti, commette un errore gravissimo.
I sindaci sono stati completamente estromessi dalla filiera decisionale relativa a gran parte della gestione del ciclo dei rifiuti. Addirittura il Governo ha tolto ai Comuni la titolarità della Tarsu per assegnarla alle Province. Quindi perché adesso accusare i sindaci? Piuttosto – conclude De Luca – si provveda a recuperare ai Comuni, partendo dal ripristino della titolarità di riscossione della Tarsu, il ruolo fondamentale che svolgono nella tutela delle comunità. Il Governo compia un atto di coraggio: ammetta di aver sbagliato utilizzando la crisi dei rifiuti della Campania a fini elettoralistici e faccia un passo indietro. Non c’è più tempo da perdere”.

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