Acs, Spiniello: “Uil dice il falso. Sono accuse strumentali”

AVELLINO – Devo premettere che il sottoscritto ha sempre preferito evitare l’esposizione mediatica, tuttavia, in questa circostanza, mi vedo costretto ad intervenire. La ragione di tale scelta è dovuta all’avvenuta diffusione, nei giorni scorsi, di un comunicato a firma della sigla sindacale UIL, contenente espressioni molto forti nei confronti dell’Alto Calore e dell’operato dell’attuale Consiglio di Amministrazione di cui sono componente”. E’ quanto afferma il consigliere di amministrazione Acs Ilario Spiniello.
“Massima libertà di espressione e di stampa ma, devo aggiungere, anche dovere di cronaca e di approfondimento. E’ questo il mio pensiero riguardo alla diffusione del comunicato dove vengono affermate cose non rispondenti al vero. Chi diffonde una notizia – prosegue Spiniello – ha il dovere di verificare non solo la fonte ma anche gli stessi contenuti.
A dir il vero pensavo che la situazione fosse stata chiarita in maniera esaustiva con la Conferenza Stampa che si è tenuta pochi giorni fa, invece, ho appreso della diffusione, nonostante gli ampi chiarimenti forniti, di notizie che mirano a gettare impropriamente fango su una Società e sui dipendenti che da tempo attendono l’affidamento del Servizio da parte dell’ATO. Ecco, questo è un aspetto che, a mio avviso, andrebbe approfondito: Cosa e chi si nasconde dietro questi attacchi?
Come si fa a diffondere un comunicato senza entrare nello specifico delle accuse formulate? Questo C.di A. ha ridotto il parco auto da 200 a 104, ha provveduto a saldare le bollette di energia (inevase da 2 anni), ha azzerato le SIM telefoniche per accertare quelle che erano ancora impropriamente in uso. Infine, sarebbe bastata una semplice indagine per scoprire che gli attuali componenti il Consiglio di Amministrazione hanno sempre pagato le bollette e non ci sono morosità pregresse.
E’ questo il modo di fare informazione? Si amplificano accuse senza ritenere opportuno un riscontro, una verifica diretta con gli interessati che, tra l’altro, sono sempre stati disponibili a confrontarsi con la stampa. Mi auguro che questa nota venga recepita non come un richiamo (perché nei fatti non lo è!), ma come uno stimolo affinché ci sia maggiore attenzione e rispetto: per i fatti e per i protagonisti delle vicende richiamate, perché non è giusto che si presti involontariamente il fianco ad operazioni di “sciacallaggio mediatico”.
Sento il dovere di difendere l’operato di questo Consiglio di Amministrazione e il lavoro dell’Alto Calore: una realtà composta di professionalità indiscusse in grado di garantire l’efficienza di un Servizio primario da oltre 70 anni. E’ questa, a mio avviso, una storia che non merita di essere macchiata, specie se le accuse si sono rivelate false e strumentali, guarda caso proprio alla vigilia di una scelta importante e inevitabile nonostante il mal di pancia di alcuni!”.

SPOT