Salernitana, il sindaco De Luca: meglio ripartire dalla serie D

“Meglio fallire”. Dopo aver ripassato palla e responsabilitá a Lombardi di giovedì, nel giorno dell’iscrizione, ieri il sindaco De Luca ha ripensato alla “montagna di debiti, il disastro” cui aveva fatto riferimento ed ha tratto conclusioni drastiche. Parlando in una Tv locale ha detto che è preferibile staccare la spina alla Salernitana. “Il fallimento e la D sarebbero il purgatorio di un solo anno, per evitare che prosegua questo calvario”. Ha confessato d’aver maturato questa convinzione strada facendo. “Da tifoso e cittadino salernitano, dicevo: rilanciamo, un altro fallimento non è tollerabile. Insomma facevo prevalere un’opinione ottimistica. Persone con più esperienza calcistica, mi rispondevano: ammesso che ci sia un investitore, deve prendere 10 milioni di euro e li deve bruciare solo per pagare i debiti. E poi? I soldi per il progetto sportivo chi li caccia? Quando ha pagato, deve cominciare da zero il programma per la squadra. Più tempo passa, più aumenta la confusione, più mi convinco che l’alternativa estrema è forse l’unica strada percorribile”.
Per la prima volta – mentre l’entourage di Lombardi e Cesarano fa filtrare incontri in agenda, mentre i tifosi hanno da poco appeso al chiodo la sciarpa del corteo – De Luca, cioè il Palazzo, l’istituzione cittadina, parla espressamente di fallimento: premere il tasto reset “per ripartire puliti”, per svoltare più rapidamente, programmare in fretta il futuro, senza zavorre di debiti. “Non ti iscrivi al campionato, avviene il fallimento della societá e riparti da zero, praticamente dalla D. Siccome il prossimo anno ci saranno novitá in Prima e Seconda Divisione si tratterebbe di fare solo un anno di purgatorio. Con un sacrificio oggi, ma avendo una societá che parte pulita e avendo una situazione per un nuovo investitore di grande vantaggio: i 10 milioni li puoi investire per creare una squadra di giovani che nel giro di un anno torna dove stiamo oggi e può dare inizio ad un progetto sportivo serio, senza il macigno dei debiti sulle spalle”. L’affondo finale, evitando sempre di nominare Lombardi: “Mi vado convincendo che è meglio fare un anno di purgatorio ma ripartire puliti ed investire tutti i soldi per la squadra e per il progetto sportivo anziché bruciare milioni di euro per pagare i debiti ed essere costretti a ricominciare il calvario perché magari non hai i soldi per pagare gli stipendi. La cosa di cui ho più paura oggi è di dover ricominciare di nuovo il calvario. Per l’amor di Dio”. (da La Città di Salerno).

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