La Lucchese saluta la Prima, Giuliani s’arrende

Suona il telefono, dopo cinque giorni che tutti lo cercavamo inutilmente. All’altra cornetta c’è un Giuliano Giuliani letteralmente irriconoscibile: il cronista si accorge che è lui non dalla voce ma dal nome memorizzato sul cellulare. Lo rivela il sito gazzettalucchese.it. Distrutto e rassegnato, l’ex presidente della Lucchese, quello che ha provato con un colpo di coda a salvare la baracca, ha mollato. Di schianto. “Se tre anni fa mi avessero detto che sarebbe finita così non ci avrei mai creduto. E’ incredibile, ma vero. Sono senza parole. Abbiamo tentato di fare il possibile, ma non è bastato. C’erano difficoltà sul passaggio e oggi è arrivato il colpo di grazia con la fideiussione. I tempi erano troppo stretti e la banca non ci poteva accordare la fideiussione alle cifre che avevamo. Sarebbero serviti altri giorni, giorni che purtroppo non ci sono. E a questo punto inutile attendere domani per mollare. Mi spiace tantissimo, mi sento in parte responsabile anche se in questi anni se dovevo dare 100 ho dato 200. Avevamo trovato anche parecchie persone disposte ad aiutarci, ci è mancato il tempo e la faccenda si è fatta irrimediabile. Non mi va di aggiungere altro ora, sono troppo arrabbiato. Nei prossimi giorni ne riparleremo”. Clic. La telefonata si conclude. E con essa le speranze. La Lucchese è di nuovo all’inferno.

SPOT