Irisbus: si apre uno spiraglio, la Fiat sospende la vendita

E’ da poco terminato il tavolo sulla vertenza Irisbus-Valle Ufita (Fiat Industrial) al Ministero dello Sviluppo Economico. “Si apre un piccolo spiraglio per il futuro dello stabilimento Irisbus della Valle Ufita, ma resta altissima la nostra preoccupazione per la sorte degli operai, faremo fino in fondo la nostra parte affinché tutte le istituzioni interessate, ed in modo particolare la classe politica, intervengano efficacemente sul governo nazionale per avviare il rilancio del Piano trasporti nazionale, unica strada, al momento, per superare il momento di crisi. Occorrono 250 milioni di euro ed i nostri politici devono far capire al governo che è assolutamente indispensabile la messa a disposizione di quei fondi”.
Lo affermano in una nota congiunta Antonio Longobardi, segretario generale FISMIC per la provincia di Avellino e Arturo Fiorillo, segretario generale Confsal e responsabile Rsu degli stabilimenti FMA di Pratola Serra e Denso al termine dell’incontro che si è svolto a Roma questa mattina. “L’incontro aveva preso una brutta piega – aggiungono i due sindacalisti – i vertici Iveco – Fiat non avevano mostrato alcuna intenzione ad aprire un confronto sulla questione, poi grazie alla reazione decisa dei nostri deputati presenti all’incontro, del presidente della Provincia, Cosimo Sibilia e dell’assessore al lavoro, Giuseppe Solimine, la dirigenza Fiat si è ammorbidita lasciando trapelare un piccolo spiraglio.
Abbiamo ottenuto il congelamento delle procedure in attesa di un ulteriore incontro con i ministri per il trasporto e lo sviluppo; intanto il fatto che la rappresentanza della Fiat – Iveco fosse al gran completo lascia immaginare che c’è attenzione sullo stabilimento della Valle Ufita. Adesso la palla passa direttamente al Governo e speriamo che l’impegno assunto dai nostri rappresentanti sia sufficiente per rimettere in moto la speranza dei nostri lavoratori e di tutta l’Irpinia. Per adesso sentiamo di ringraziare tutti coloro che sono andati a Roma per sostenere una battaglia condivisa dall’intera provincia di Avellino”.
L’On. Marco Pugliese in una nota dichiara: “l’unità tra politica, sindacati, lavoratori e rappresentanti delle Istituzioni locali, è stata decisiva per mettere i dirigenti Fiat con le spalle al muro e bloccare la procedura per la cessione dello stabilimento fino ai primi di agosto. Il gruppo Fiat – continua Pugliese – sta diventando sempre più finanziario e molto meno produttivo. Bisogna salvaguardare l’occupazione attraverso l’economia reale e quindi è fondamentale che, con umiltà, ma anche con una strategia interna,il Gruppo Fiat torni sui propri passi e valorizzi il “Made in Italy” tornando a diventare la prima industria nazionale del settore automobili e bus. Determinante – conclude Pugliese – è stato il lavoro svolto da tutte le sigle sindacali e dai rappresentanti politici , affinché si impegni il Governo sul caso con i dicasteri dello Sviluppo Economico, dei Trasporti, dell’Ambiente e la Conferenza Stato-Regioni. Intanto il Ministro Paolo Romani domani risponderà in aula all’interpellanza urgente presentata da me e sottoscritta da altri 40 Parlamentari.

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