Rifiuti, intervento di Sibilia alla Commissione Parlamentare

Si è tenuta oggi l’audizione del presidente Cosimo Sibilia davanti la Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, presso Palazzo San Macuto a Roma. Nel corso dell’incontro – l’audizione interessa tutti i presidenti di Provincia – il presidente Sibilia ha spiegato lo stato dell’arte della gestione del ciclo dei rifiuti in Irpinia. Tra i punti principali evidenziati, le importanti percentuali di raccolta differenziata raggiunte e gli obiettivi del piano industriale per il prossimo biennio; la tutela di tutti i livelli occupazionali; l’autosufficienza della provincia di Avellino nella gestione del ciclo attraverso la società Irpiniambiente, tanto da essere definita realtà pilota e virtuosa in Campania. Nell’ambito del confronto, il presidente Sibilia ha denunciato i rischi che derivano dai conferimenti indiscriminati da fuori provincia presso la discarica di Savignano Irpino, la cui autonomia è ridotta. Sibilia ha spiegato che la provincia di Avellino corre il pericolo di trovarsi di fronte ad un’emergenza se non si fermano i trasporti di rifiuti dal Napoletano e dal Salernitano, in considerazione del fatto che la terza vasca dell’impianto di Savignano è in via di esaurimento ed i lavori per la quarta ed ultima vasca ancora devono iniziare in attesa dei finanziamenti regionali. Sempre in riferimento alla discarica di Savignano, è stato ripercorso l’iter che ha portato alla gestione diretta dell’impianto da parte di Irpiniambiente. Immissione in possesso che è avvenuta, come ha riferito da Sibilia ai colleghi parlamentari della commissione che hanno apprezzato il suo intervento, a seguito dei problemi legati al certificato antimafia della società Ibi Spa. Tale società fu scelta, negli anni scorsi, dall’allora Commissariato di Governo per la conduzione della discarica. Da segnalare, infine, anche il dibattito sviluppatosi in Commissione sull’opportunità di utilizzo delle cave dismesse o abbandonate, come sollecitato dal senatore De Luca.

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