Lioni-Contursi, Cgil: ottimismo fuori luogo, non ci sono i soldi

Non c’è alcuna traccia di fondi disponibili per la realizzazione del primo lotto della Lioni- Grottaminarda e per gli interventi sull’Alta Capacità Napoli Bari. La CGIL di Avellino ritiene fuori luogo l’ottimismo manifestato a seguito del proclama propagandistico del Governo. “Statisticamente – osserva Famiglietti – dall’approvazione di un progetto allo stanziamento di fondi passano non meno di 18 mesi, tempi che l’Irpinia non può attendere. Il dato reale è l’incapacità del Governo nel risolvere la vertenza IRISBUS, il resto sono chiacchiere estive”. In questo modo, rimarcano CGIL e FILLEA, si evita solo di aprire i cantieri e si tenta di tenere calmi gli animi. “Non da oggi – continua Famiglietti – la Fillea e la CGIL ritengono che sia necessario avviare il piano degli interventi per l’Irpinia, prendiamo atto che il Governo ci dà ragione ma allo stesso tempo osserviamo quanto già sapevamo, che non ci sono soldi. Inoltre, per l’Avellino-Salerno, il territorio irpino viene del tutto ignorato. E’ necessario che il Governo dia immediata eseguibilità ai progetti, che definisca le risorse disponibili e si proceda all’apertura dei cantieri – continua Famiglietti – il settore dell’edilizia in primis e quello dei trasporti hanno bisogno di nuova linfa. Il comparto delle costruzioni vive un momento drammatico che può essere alleviato solo dallo stanziamento immediato di fondi, e soprattutto con la possibilità che sulle grandi opere vengano chiamate ad intervenire le imprese locali. Allo stesso tempo è necessario dare impulso al settore dei trasporti che su gomma e su ferro ha registratori negli ultimi mesi una contrazione di servizi e occupazionale”. Rispetto agli annunci del Governo ed ai fantomatici fondi la CGIL è pronta a proseguire sulla strada della lotta. La CGIL chiede a tutte le Istituzioni, alle Forze Politiche, di mantenere il fronte unito se non si vuole che la crisi che investe tutta l’Irpinia e la vicenda dell’Irisbus è sola l’ultima in ordine di tempo, degeneri con problemi di coesione sociale. Le istituzioni, di concerto con le parti sociali dovrebbero scegliere le priorità, vista l’esiguità delle risorse a disposizioni, bisogna allentare il patto di stabilità, con l’obiettivo di far partire gli investimenti, eliminando alla base le diseconomie che a loro volta causano inefficienze. Programmare con l’ infrastrutturare il territorio, così come previsto dal patto dello sviluppo e lavoro, passando alla fase di progetti esecutivi sulle grande opere.

SPOT