Irisbus richiama operai, Melchionna: “E’ un segnale di speranza”

A due giorni dall’incontro presso il Ministero per lo Sviluppo Economico per discutere sulla vertenza IRISBUS-IVECO, la Fiat Industrial decide per il rientro degli operai in fabbrica per il prossimo 30 Agosto, proroga i trasferisti impegnati nello stabilimento di Bologna a Dicembre 2011. Il Segretario Generale della Cisl Irpina Mario Melchionna parla di “segnale di speranza”, di un possibile dietro front di Fiat.
“La ripresa dell’attività dell’impianto potrebbe rappresentare un primo segnale di apertura dei vertici aziendali a favore dei lavoratori. Se così non sarà, continueremo, come abbiamo sempre fatto e continuiamo tutt’ora a fare, la nostra battaglia a difesa dei lavoratori e della dignità umana. Difenderemo questi lavoratori e tutti quelli dell’indotto, il cui futuro si presenta oramai incerto, con ogni mezzo e ogni tipo di strumento disponibile, siamo pronti ad incontrare i rappresentanti delle aziende e dei lavoratori e disposti a qualsiasi tipo confronto diretto. Tutto ciò è già da tempo nell’agenda politica della Cisl, a partire da Roma che , quotidianamente è in contatto con la struttura regionale e provinciale della Cisl.
Il nostro leader nazionale Raffaele Bonanni si è impegnato in prima persona nella risoluzione della vertenza dello stabilimento dell’Ufita, ha dichiarato più volte, sui quotidiani e in diversi incontri istituzionali, l’importanza e il grande valore dell’azienda irpina per lo sviluppo del nostro territorio e per l’economia del nostro Paese, dal momento che è l’unica azienda che produce autobus in Italia.
Non mancano i riferimenti alle possibili conseguenze drammatiche nella nostra Provincia in caso di chiusura o cessione del ramo d’azienda a queste condizioni, una Provincia già martoriata in diverse occasioni, soprattutto a causa della politica fin troppo assente e inconcludente. In un’intervista su “Il Corriere della Sera” fa riferimento al trasporto pubblico nazionale e alle 1270 piccole imprese presenti nel nostro Paese, molte delle quali non riescono a trovare il giusto equilibrio; sottolinea l’esigenza di rinnovare il parco dei mezzi pubblici che ha portato alla crisi di molte aziende di trasporto come la IRISBUS, di cui la Fiat è pronta a disfarsi a causa della mancanza di commesse pubbliche.
La Cisl parla di un consorzio di piccole aziende di trasporto come possibilità di crescita in completa autonomia, al riparo dalle imprese straniere presenti in Italia. È fondamentale – conclude Melchionna – rimanere tutti uniti per un unico obiettivo: dare nuovamente la speranza di un futuro migliore a tutti questi lavoratori che credono in noi, ma soprattutto la certezza di un futuro”.

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