Distretto Agroenergetico, Pd avvia confronti con le istituzioni

POLITICA IRPINIA – “L’incontro di Andretta ha confermato il forte interesse dei coordinatori del Partito Democratico sulle questioni del territorio ed in particolare sul Distretto Agroenergetico argomento del confronto”. A dichiararlo è Pasquale Gallicchio coordinatore del Circolo di Bisaccia e dirigente provinciale del Partito democratico che ha ideato e promosso le iniziative sul territorio, che da qualche settimana hanno rimesso in moto la macchina dei circoli del Pd.
“Abbiamo discusso molto per giungere a delle proposte contenute in un documento di sintesi – afferma Gallicchio – che non vuole essere chiuso ad altri contributi, anche perché rappresenta una base di lavoro politico e di proposta. Insieme ai coordinatori si è convenuto di avere qualche giorno a disposizione per meglio riflettere sulle proposte avanzate, anche perché il documento sarà spedito a tutti i coordinatori dell’Alta Irpinia-Baronia-Valle Ufita e Arianese. Dopodiché le osservazioni prodotte completeranno il documento che subito dopo sarà discusso con i sindaci del Partito Democratico che fanno parte del Distretto Energetico”.
Infatti, questa decisione ha rappresentato un punto importante della discussione che ha messo tutti d’accordo. Aprire un confronto tra il partito e i rappresentanti istituzionali che sono i protagonisti al tavolo regionale.
“Sì. Si rende necessario a questo punto avviare un diverso percorso che vada a completare quello che abbiamo fatto fino a questo momento. Per dare forza a quanto elaborato c’è la necessità – afferma Gallicchio – che ci sia una discussione con i sindaci che partecipano agli incontri con la Regione Campania. Non possiamo prescindere dal loro ruolo. Ciò significa, riallacciare un metodo di lavoro per il Pd che nel tempo si è perduto, ossia la collaborazione tra coordinatori e sindaci. Nessuno vuole imporre niente a nessuno ma riprendere questo contatto è necessario ed utile. Comprendiamo bene che il ruolo del sindaco ha una valenza istituzionale ma nello stesso tempo vogliamo che l’appartenenza al Pd si svolga sul confronto delle idee con il proprio partito”.
Quindi da Andretta ha preso il via la seconda fase del lavoro politico dei circoli che ben presto si confronteranno con i sindaci e i Giovani Democratici. “Incontrare i Giovani Democratici è un impegno che sarà assolto presto – dichiara Gallicchio – con loro come del resto con i sindaci analizzeremo anche le novità emerse ad Andretta. Molto si è dibattuto sulla necessità che il Distretto Agroenergetico sia un modello di programmazione territoriale e uno strumento che faccia costantemente ragionare e agire insieme il territorio interessato e quelli vicini, perché oltre alle fonti rinnovabili c’è l’urgenza di affrontare anche altri temi delicati. Inoltre, si è concordato di mettere a punto meccanismi di ricaduta diretta sulla qualità della vita dei cittadini. Per la riuscita di tale scelta occorre: avere una collocazione globale e competere su questa scala nella fase della ricerca di nuovi fonti energetiche e di nuove tecnologie; avere come parametro delle scelte l’intero territorio mettendo in atto non solo comuni politiche di produzione ma anche comuni politiche di risparmio energetico; innescare un processo di partecipazione delle comunità locali e delle aziende che operano sul territorio in particolare quelle del mondo agricolo per il quale si potrebbe scegliere il sistema della Filiera Corta con la realizzazione di consorzi che gestiscano tutte le fasi dalla produzione allo stoccaggio.
Non mancano le proposte – sostiene Gallicchio – più specifiche. Ossia la possibilità di incentivare l’uso delle energie alternative per le aziende agricole, infatti, si è pensato al mini eolico ma concentrando l’attenzione anche su fotovoltaico e biomasse”.
Sul lavoro politico in corso d’opera Gallicchio fa notare: “La politica è dominio degli eventi. Quanto stiamo facendo sul Distretto Agroenergetico è di creare occasioni di confronto utili ad un partito politico per aiutare a costruire uno strumento affinché lo stesso sia in grado di rendere le nostre idee e quelle degli altri realizzabili”.

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