Irisbus, Petracca punta il dito contro il governo regionale

“Non nutrivamo molte speranze, anche se ci auguravamo di sbagliarci, sull’esito dell’incontro di ieri a Roma. Il Pdl in primis Berlusconi,Romani , Caldoro e tutte le altre figure istituzionali stanno comportandosi da notai di Marchionne e degli Agnelli, cosa che ha fatto e continua a fare anche la maggior parte del centro-sinistra”. Così Benny Petracca, coordinatore provinciale del Partito Comunista dei Lavoratori di Avellino.
“La verità – prosegue – è che il nostro governo nazionale e regionale hanno deciso di dismettere completamente i servizi di trasporto pubblico.
In questa scelta strategica s’inquadrerebbero l’ostinato rifiuto all’acquisto di nuovi autobus per sostituire i tanti vecchi ed obsoleti, al punto di preferire il pagamento di grosse multe all’Unione Europea ed i tagli selvaggi alle aziende pubbliche in termini di personale, corse, autobus e gli aumenti di Marzo 2011, che hanno reso quasi sempre antieconomico l’acquisto dei tickets di viaggio rispetto all’automobile Registriamo per l’ ennesima occasione l’assenza dei consiglieri regionali e degli onorevoli campani del pdl.
Credevamo che la stessa fosse dipesa soprattutto dal periodo estivo e le ferie, ma ormai sembra giunto il momento di rivolgersi a chi l’ha visto per avere loro notizie.
Ci chiediamo con quale coraggio dopo che hanno tradito ed abbandonato i lavoratori dell’Irisbus, indotto compreso e le loro famiglie, ma non solo queste, al loro destino, possano nelle prossime campagne elettorali girare per la provincia a chiedere voti ai loro elettori traditi completamente sull’altare della conservazione del potere e del lauto stipendio e soprattutto della ricandidabilità, in cambio del silenzio e dell’assenza in tutte le vertenze provinciali.
Per questi motivi, a causa della loro impotenza politica, chiediamo le dimissioni della giunta Caldoro e di tutto il consiglio regionale. Sottolineiamo inoltre come esempio per tutti i lavoratori l’eroica lotta intrapresa dai stessi lavoratori dell’irisbus che da quasi 2 mesi stanno difendendo con le unghe e a costi di grandissimi sacrifici il loro posto di lavoro, ma soprattutto la dignità di uomini e lavoratori, dignità che tanti politici ed amministratori hanno dimostrato di aver perso o di non aver mai avuto.
Il Ministro Romani dopo alcuni forfait nei tavoli ministeriali precedenti è comparso ieri, bontà sua, per proprorre la proroga di due mesi della cessione alla D.R. Group che equivarrebbe ad una chiusura mascherata della fabbrica, in cambio della firma di accettazione dei sindacati e poi ha anche dato a quest’ultimi la responsabilità del fallimento del tavolo.
Esprimiamo solidarietà agli operai in lotta – conlcude Petracca – sperando che riescano a salvare “la loro fabbrica” e citando per i scettici e rassegnati una celebre frase del grande compagno Che Guevara; “Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso….”.

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