Irisbus, Bruno: “Romani? E’ Ministro alle Dismissioni Industriali”

“Come già avvenuto, macroscopicamente, sulla vicenda di Termini Imerese, anche per l’Irisbus, il Ministro Romani è uomo di Marchionne. E’ quanto afferma Generoso Bruno, esponente del Partito Democratico.
“Nelle riunioni svolte, nella giornata di ieri, al Ministero dello Sviluppo Economico, Romani, all’interno di un possibile quadro delle compatibilità, più che svolgere un ruolo di mediazione tra gli interessi del lavoro e del territorio e quelli presenti nella posizione del gruppo Fiat, ancora una volta, ha accettato che fosse il Lingotto a dettare le condizioni. Troppo forte, – prosegue Bruno – nonostante gli emendamenti Pd, alla manovra, al Senato ed alla Camera, la chiusura del Ministro sulla possibilità del finanziamento del Piano nazionale del trasporto pubblico e, troppo debole, attraverso l’esempio della gara – vinta da una società turca – per il trasporto pubblico di Roma, la giustificazione relativa alla perdita di competitività dell’Irisbus. Impossibile, addirittura, ragionare, per le gare, del meccanismo delle “misure di tutela” come, regolarmente, avviene in Francia.
L’unica carta che Romani ha scelto di tenere è stata quella di Di Risio, toccando, più volte, il tasto dell’eliminazione delle pregiudiziali poste dal sindacato sul piano del gruppo molisano. Oltremodo fastidioso, da parte di Romani, il tentativo di voler affidare ai parlamentari, ai consiglieri regionali ed agli amministratori il mandato di “sponsor” sul territorio della soluzione della “DR” già costruita dal gruppo Fiat all’annuncio della cessione di ramo d’azienda tentando, a questa maniera, non solo di tagliare il filo che unisce lavoro e territorio ma, addirittura, di capovolgere il mandato che la politica irpina, in un qualche modo, su questa vertenza, ha provato ad assumere.
Altro che Mise o Sviluppo Economico, quello di Paolo Romani, è, più “Mise-ramente”, il Ministero alle Dismissioni Industriali”.

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