Rifiuti, il Tar ordina perizia per le discariche di Napoli

AVELLINO – E’ stata depositata l’ordinanza del Tribunale Amministrativo del Lazio relativa al ricorso della Provincia di Avellino contro le ordinanze della Regione Campania per trasferire i rifiuti delle province di Napoli e Salerno alla discarica di Savignano. Nell’ordinanza, il Tar ha dato incarico al Dipartimento di Ingegneria del territorio, dell’ambiente e delle geotecnologie del Politecnico di Torino di effettuare tutte i rilievi tecnici nelle discariche napoletane di Terzigno e Chiaiano, e in quella salernitana di Macchia Soprana. Ciò al fine di verificare l’effettiva capienza dei tre impianti. La Regione Campania, infatti, proprio su imposizione del Tar, avrebbe dovuto prima utilizzare quelle discariche, solo dopo il loro esaurimento gli sversatoi di Savignano e San Tammaro (Caserta).
“Il Tar del Lazio – spiega l’avvocato Giancarlo Viglione, legale della Provincia di Avellino – ha smentito la Regione Campania, che prima ha supportato le ordinanze con le certificazioni della Sapna, la società provinciale di Napoli che si occupa della gestione dei rifiuti su quel territorio, per sostenere la saturazione delle discariche di Terzigno e Chiaiano, poi ha addirittura disconosciuto l’Arpac che, come richiesto dal Tar, ha effettuato nuovi rilievi. Secondo l’Arpac la capacità residua delle discariche di Terzigno (78mila) e Chiaiano (157mila) è di ben 235mila tonnellate. Poiché siamo convinti della correttezza della certificazione dell’Arpac, aspettiamo fiduciosi i rilievi del Politecnico di Torino”. Il Politecnico di Torino dovrà fornire la relazione entro il 13 ottobre, giorno in cui proseguirà la discussione del ricorso e arriverà la sentenza. Da segnalare che la Provincia di Avellino potrà essere presente con propri tecnici alle operazioni di verifica del Politecnico.
Al riguardo Cosimo Sibilia, presidente della Provincia, ha dichiarato: “Questi dati confermano che i due impianti possono ancora accogliere immondizia e che sono stati commessi soprusi ai danni dell’Irpinia. Così come abbiamo sempre sostenuto”.

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