Rodia si difende: “Volevo bene a Galyna, non sono io l’assassino”

“Non sono io l’assassino di Galyna. State accusando un innocente. Il vero colpevole è ancora in libertà”. Così Gennaro Rodia, il pensionato di Serino accusato dell’omicidio della badante ucraina il cui corpo senza vita è stato trovato in un bosco del monte Terminio, alla località Maggese. Secondo gli inquirenti l’ex salumiere avrebbe ucciso per gelosia la donna a bastonate per poi seppellire il cadavere in montagna. E’ tutt’ora recluso presso il carcere di Bellizzi Irpino dove è stato sentito dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avellino. L’interrogatorio è durato oltre sei ore. “Mi vogliono incastrare – ha detto l’uomo al giudice – con Galyna ho avuto una storia ma non c’erano motivi per essere geloso. L’ho sempre trattata con i guanti bianchi. Non l’ho mai picchiata. Le accuse delle sue amiche nei miei confronti sono tutte false”.

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