Caccia all’uomo nel Mantovano: ha sparato al marito dell’amante

Mentre continua senza sosta nel Mantovano la caccia all’uomo protagonista della sparatoria avvenuta nella mattinata di domenica davanti a Castel Goffredo, emergono nuovi particolari sulle motivazioni che avrebbero spinto Aniello Manzi, 45enne originario di Avellino ad espoldere dei colpi di pistola all’indizzo di un uomo davanti a una sala scommesse.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri. L’irpino avrebbe sparato per uccidere il marito dell’amante. Manzi, sbarcato nel Mantovano diversi anni fa con la famiglia, ha fatto perdere le sue tracce subito dopo aver fatto fuoco con una pistola semiautomatica. A quanto pare ad accendere la miccia è stata la reazione dell’uomo aggredito alla scoperta che la moglie lo tradiva con Manzi. Una reazione, comprensibile, di rabbia, sanguigna, che lo avrebbe spinto addirittura ad andare a raccontare tutto alla moglie di Manzi. La donna non la prende bene: non si limita a chiedere spiegazioni al marito, ma vuole perfino cacciarlo fuori di casa. Un affronto che manda Manzi fuori di testa: il rivale ha osato addirittura violare la sua casa, la sua privacy, mettere in piazza quello che evidentemente doveva restare segreto. Non può sopportarlo e decide di fargliela pagare. Lo va a cercare e si porta dietro pure una pistola. Sono le undici di mattina quando il marito dell’amante di Manzi con un amico escono dalla sala scommesse di viale Montegrappa diretti alla macchina che hanno parcheggiato a poca distanza. Prima che riescano a salire in auto, parte il colpo dalla semiautomatica, che manca l’uomo di pochi centimetri. Lo sparo non passa certo inosservato e i passanti chiamano subito i carabinieri. La vittima predestinata rimane fortunatamente illesa e Manzi si dà alla fuga.

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