Anpi manifesta a Grottaminarda, Guerriero: “Difendiamo l’Irpinia”

“Il prossimo 7 ottobre i giovani studenti irpini, i lavoratori, i precari e quella parte politica nostrana più sensibile si sono dati appuntamento a Grottaminarda, luogo simbolo della battaglia per la difesa della dignità Irpina, per una manifestazione unitaria, radicale nei contenuti e che ha, nell’oscuramento mediatico totale, raggiunto un numero di adesioni elevatissimo”. E’ quanto sostiene Mario Guerriero, segretario provinciale Anpi di Avellino.
“Sarà la piazza dei giovani indignati per come questo governo ha ridotto il Paese a schiavo dell’economia e continua a smantellare la scuola pubblica italiana a partire dai piccoli centri. Sarà la piazza degli operai indignati per smantellamento di tutto l’apparato industriale. Sarà la piazza dei contadini irpini indignati per la devastazione ambientale compiuta nella nostra meravigliosa terra con la costruzione di discariche e ora di centrali termoelettriche. Sarà la piazza degli “antagonisti” indignati perché vogliono cancellare le diversità zittendo le voci contrapposte che gridano che una soluzione diversa c’è. Il 7 ottobre, – prosegue Guerriero – per la radicalità della piattaforma programmatica, è diventato l’appuntamento locale in preparazione di un evento più grande, di respiro europeo che darà vita all’autunno dell’opposizione alle politiche liberiste e suicide che l’Europa delle banche e dei padroni ha messo in campo.
Di fronte alla perdita di sovranità nazionale nei confronti della finanza che si diverte a speculare e ad affossare gli stati bisogna mettere in campo una opposizione forte e decisa. La lettera inviata dalla BCE che chiedeva all’Italia di fare ulteriori sacrifici ha il grosso merito di tracciare una linea ferma rispetto alla quale definire la propria collocazione politica. Di fronte alla domanda se siete a favore o contro le misure contenute nella lettera la risposta netta e decisa si capisce i partiti da che parte vogliono stare, se con le persone a cui ormai non si possono chiedere ulteriori sacrifici o con i ricchi e i padroni che non solo non pagano in proporzione alle loro fortune, ma vedono accrescere i loro profitti.
È importante scendere in piazza venerdì 7 ottobre. Io lo farò perché insieme ai giovani e agli sfruttati è necessario ridare speranza all’Italia ma – conclude Guerriero – è soprattutto fondamentale ricostruire un movimento capace di ribaltare lo stato di cose presenti dal basso invertendo la rotta e costruendo diritti e non privilegi”.

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