Musto: “Caldoro come Matteoli, dimentica i veri problemi”

“Il Presidente Caldoro ha molte cose che l’accomunano al suo compagno, pardon, camerata di partito, il ministro Matteoli. Il ministro, che è anche sindaco, plenipotenziario delle infrastrutture, pochi mesi or sono venne in Campania ad inaugurare in pompa magna lo svincolo di Battipaglia della Salerno-Reggio Calabria. Così oggi Caldoro è sceso in Irpinia ad inaugurare una bella rotatoria”. E’ quanto sostiene Gaetano Musto, segretario provinciale Api Avellino.
“Matteoli – prosegue Musto – nell’enfasi propagandistica del suo discorso inaugurale, glissò sullo sfacelo della Salerno-Reggio Calabria. Un’opera che va avanti, è una battuta, da ca 30 lunghissimi anni e che forse con questi ritmi terminerà per il giubileo del 3000. Il ministro dimenticò, nel discorso, di riferire degli affari che la ‘Ndrangheta e la Camorra stanno facendo, tramite gli appalti, con il silenzio, speriamo non assenzio, del governo centrale, nella “costruzione” di quell’opera. Si focalizzò solo sull’ iscrizione di merito, di un grande governo, della realizzazione di uno svincolo; svincolo che in Giappone realizzerebbero in tre giorni e che da noi ci ha messo 10 anni per venire alla luce.
Così Caldoro, oggi, ha speso parole importanti per gli amici e per la “Colossale” opera realizzata a favore delle mai abbastanza grate popolazioni irpine. Si è lasciato andare a parole di rammarico per la perdita in giunta regionale “Dell’amico” Giuseppe De Mita. Non sappiamo quanto queste ultime parole siano corrispondenti al pensiero reale di Caldoro. Così come fece Matteoli, Caldoro ha letteralmente ignorato argomenti, che non ce ne voglia l’avvocato De Mita, ci sembrano più pregnanti e pressanti. Non una sola parola sull’IRISBUS, neanche una frase sul piano trasporti e sulla crisi AIR, neanche una espressione sulla proroga sine die dello sversamento, senza neanche nessun tipo di ristoro economico per le popolazioni locali, dei rifiuti in Irpinia, silenzio totale sui tagli ai parchi, nessun cenno sul mancato versamento degli stipendi ai forestali. Niente di niente, solo sorrisi, strette di mano di circostanza e vuote dichiarazioni, che come quelle del governo centrale alla UE, assomigliano molto alla lettera di Totò e Peppino o a quella di Troisi e Benigni.
Al governatore, all’esponente del “governo del fare”, chiediamo dove sono i fatti concreti per l’Irpinia? Dove sono le risposte, tangibili, agli impegni elettorali di quasi due anni or sono? Le troviamo forse nei tagli agli ospedali? Nei tagli alla salute dei cittadini? Oggi in alta Irpinia non ci si può ammalare! Si è ripiombati nella stessa condizione degli anni 50.
Caro Presidente Caldoro, – conclude Musto – le rotonde non servono a ridare dignità e speranza ad un popolo che si sente veramente vilipeso dalla sua politica napolicentristica, che fa impallidire quella dell’ultimo Bassolino. E’ proprio vero che al peggio non c’è mai fine”.

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